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Venerdì 21 GIUGNO 2013
Garattini: “Un miliardo in più per la ricerca con piccolo aumento delle sigarette”

“Con l’aumento del prezzo delle sigarette di 20 centesimi di euro si potrebbe recuperare facilmente un miliardo di euro a sostegno della ricerca creando 6.000 posti di lavoro e formare 12.000 nuovi ricercatori”. Lo sostiene Silvio Garattini, direttore dell’Istituto ‘Mario Negri’, in occasione del vertice Ue sul tabacco.

In occasione della riunione di oggi del Consiglio dell’Unione Europea a Strasburgo, che si occuperà anche dell’armonizzazione delle normative riguardanti la lavorazione e la vendita di prodotti del tabacco, Silvio Garattini, Direttore dell’Irccs Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’, ricorda che in Italia il costo di un pacchetto di sigarette è circa la metà di quello di Paesi come la Gran Bretagna.
 
“Se il prezzo del pacchetto di sigarette passasse dagli attuali circa 4 euro a 6 euro - sostiene il Direttore dell’Istituto Mario Negri -, destinando il 20% dell’aumento alla ricerca biomedica, si potrebbe recuperare facilmente un miliardo di euro a sostegno della ricerca e creare in tal modo 6.000 posti di lavoro e formare 12.000 nuovi ricercatori, oltre a ridurre il consumo di tabacco che resta la causa prima dei tumori al polmone e di altre malattie respiratorie”.
 
“La ricerca scientifica italiana - aggiunge Silvio Garattini - perde continuamente colpi e regredisce nelle graduatorie internazionali, pur avendo ricercatori in grado di competere anche in campo biomedico con i migliori gruppi del mondo. Continuiamo a perdere giovani e meno giovani che per poter sviluppare aspirazioni e progetti sono obbligati a emigrare in Paesi dove la ricerca è considerata una risorsa. In questo modo si perdono ricercatori, la cui formazione ha comportato un costo significativo per la comunità nazionale. E si regalano competenze a Paesi che sono in competizione con l'Italia”.

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