quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 18 LUGLIO 2013
Senato: “Tasse eccessive su e-cig, possono generare contraffazione”

Il rilievo nel parere della Commissione Igiene e Sanità sul "decreto occupazione". Il rischio, per i senatori, è che non si scoraggi il tabagismo, si sviluppi la contraffazione e si chiuda un settore a detrimento delle aspettative degli operatori. Attenzione anche per i Lea e i precari della sanità. Il parere della Commissione.

Sull’eccessiva tassazione sulle sigarette elettroniche che il governo ha messo in atto nel “decreto occupazione”, al fine di scongiurare l’aumento dell’Iva, la Commissione Igiene e Sanità chiede di fare attenzione perché questa rischia di generare effetti contrari a quelli auspicati se non danni veri e propri.  È dunque un monito quello espresso dai senatori della XII nel parere “girato” ai colleghi delle due Commissioni competenti Finanze e tesoro e Lavoro e previdenza sociale del Senato.

 

Un parere, quello della Commissione Sanità, che è favorevole nel complesso ma che ha anche una condizione e delle osservazioni. La condizione è di fatto superata in quanto chiede la proroga dell’obbligo di assicurazione per i medici. Su questo punto infatti il governo ha presentato un emendamento specifico al decreto Fare che è all’esame della Camera. La Commissione Sanità motiva la proroga in quanto – si legge nel parere – trattandosi di un decreto sull’occupazione “l'obbligo assicurativo de quo possa creare difficoltà agli esercenti le professioni sanitarie di giovane età, che non disponendo di redditi sufficienti per far fronte agli oneri connessi potrebbero incontrare un ostacolo all'esercizio della professione, con intuitive ripercussioni sul fronte occupazionale”.

 

Per quanto riguarda le osservazioni oltre a quelle sulle sigarette elettroniche in cui si chiede di valutare “attentamente: a) il livello dell'imposizione, che appare di entità tale da avere effetti negativi sulle politiche in atto di disincentivazione del tabagismo e sul possibile ampliamento del fenomeno della contraffazione; b) la tipologia di autorizzazione prevista, che sembra poter irrigidire eccessivamente il mercato di riferimento a detrimento delle aspettative degli operatori che intendono intraprendere nel settore”, c’è poi attenzione anche per i Lea e i precari della sanità.

Il parere della Commissione chiede infatti al governo di “garantire meglio i livelli assistenziali di assistenza” ma anche di “superare la condizione di precarietà lavorativa dei vincitori di concorso che ad oggi non risultano essere assunti a tempo indeterminato a causa del blocco del turn over delle regioni sottoposte a Piani di Rientro”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA