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Mercoledì 20 OTTOBRE 2010
Rafforzare in tutto il mondo la lotta contro la violenza sessuale

È questo l’appello che emerge con forza dal rapporto su Lo stato della popolazione nel mondo 2010, pubblicato dall’Unpfa, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, e presentato oggi a Roma.

Il 2010 è il decimo anniversario della risoluzione 1325, con la quale il Consiglio di sicurezza dell’Onu prese posizione contro gli abusi sulle donne durante i conflitti armati e contro la loro emarginazione nel corso dei processi di pacificazione.
Anche per questo il rapporto su Lo stato della popolazione nel mondo 2010, pubblicato dall’Unpfa, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, e presentato oggi a Roma presta particolare attenzione a questo aspetto.
Il rapporto per la prima volta si basa su reportage effettuati sul campo, in alcuni paesi campione recentemente provati da conflitti armati o da catastrofi naturali. In particolare ci si è occupati di Bosnia ed Erzegovina, Liberia, Uganda e Timor-Leste. Oltre a questi, sono stati visitati i Territori Palestinesi Occupati, la Giordania, in cui si sono rifugiati molti iracheni nel tentativo di sfuggire alle violenze e alle sofferenze estreme imposte dalla guerra, e infine Haiti, paese che già prima del devastante terremoto del 12 gennaio versava in gravi difficoltà.
Sono stati registrate le testimonianze delle violenze e degli abusi sessuali associati alla guerra e alle catastrofi naturali, che purtroppo non mietono vittime solo tra le donne. Anche gli uomini ne soffrono e hanno iniziato a farsi ascoltare, a raccontare gli abusi subiti, vicende umilianti e degradanti.
Come sottolineano i curatori del rapporto, a contrastare questi danni, fisici e morali, intervengono soprattutto le reti locali, di amici, famiglia e comunità.

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