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Mercoledì 24 LUGLIO 2013
Esclusivo. Patto per la Salute. Ecco l’agenda di Lorenzin. Via a gruppi di lavoro su 8 grandi aree

Fabbisogno e costi standard, Piani di rientro, standard ospedalieri, mobilità sanitaria, edilizia, intramoenia e contratti, farmaci e dispositivi medici e infine sistema informativo, prevenzione, ricerca e riordino Izs. Su queste tematiche si confronteranno Regioni, Ministero e Agenas per trovare idee e proposte comuni e chiudere il nuovo Patto. Il documento.

Si sono aperte ufficialmente le danze per il nuovo Patto per la Salute, a scandire il ritmo della prima giornata, un’agenda di lavoro consegnata dal ministro Beatrice Lorenzin ai tecnici delle Regioni. Sono 8 le macroaree tematiche sulle quali si lavorerà per arrivare alla stesura di un documento condiviso.
 
Il primo argomento riguarda il fabbisogno del Ssn e i costi standard, con l’aggiornamento dei Lea.
 
Il secondo interessa il sistema di monitoraggio e verifica degli adempimenti regionali e organismi di monitoraggio, con la rivisitazione dei cosidetti Piani di rientro. Questo gruppo di lavoro vedrà la partecipazione dell’Agenas.
 
Il terzo interesserà la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi, relativi all’assistenza ospedaliera. Anche questo gruppo vedrà la partecipazione dell’Agenas.
 
Il quarto riguarderà la mobilità interregionale e transfrontaliera.
 
All’attenzione del quinto ci sarà l’edilizia sanitaria con i fondi strutturali e le politiche di coesione.
 
Il sesto interesserà l’attività intramuraria, le professioni sanitarie, gli accordi collettivi nazionali, la formazione specifica in medicina generale, il personale del Ssn dipendente e convenzionato.
 
Il settimo si occuperà di assistenza farmaceutica e i dispositivi medici. Anche questo vedrà la collaborazione dell’Agenas.
 
L’ottavo e ultimo riguarderà il nuovo sistema informativo, il piano nazionale di prevenzione, la ricerca sanitaria e il riordino degli Istituti zooprofilattici sperimentali.
 
“Il ministro Lorenzin ha sottoposto all'attenzione delle Regioni una proposta di gruppi di lavoro su aree tematiche – ha detto il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio – e oggi parte quindi  in maniera più concreta la discussione sul Patto per la salute”.  “Il ministro Lorenzin – ha aggiunto Stefano Caldoro, governatore della Campania – ha raccolto le sollecitazioni delle Regioni e ha impostato una metodologia di lavoro abbiamo due problemi da affrontare: ristabilire le regole del gioco e avere una certezza sulla copertura economica, su questo ultimo punto aspetteremo la legge di stabilità. Di certo la sanità non può subire ulteriori tagli”.
“Abbiamo definito i titoli dei primi capitoli – ha spiegato il coordinatore degli assessori alla sanità Luca Coletto – il lavoro che ci siamo proposti di fare è di integrarli,  migliorare, puntualizzare e di partire con le commissioni che stenderanno il Patto che sarà verificato dalla politica, perché questo è un tema assolutamente politico. Abbiamo un gran lavoro da fare visto che queste sono le fondamenta che dovranno sostenere la sanità regionale e nazionale. E’ un lavoro strategico sia per le Regioni che per lo Stato”.

Rimpallo di responsabilità, invece, sull’individuazione delle 3 regioni benchmark. Per il ministro Delrio si sta aspettando “che le Regioni indichino quali saranno le tre regioni benchmark”, per il governatore campano, Stefano Caldoro, invece “cè una discussione tra le Regioni nell’interpretazione che viene fatta dal governo su una norma che non è proprio il migliore esempio di chiarezza normativa. Spetta comunque al governo la decisione finale”. Sulla stessa lunghezza d’onda di Caldoro, anche l’assessore alla Sanità del Veneto e coordinatore della Commissione Salute per la Conferenza delle Regioni, Luca Coletto, ha detto: “Per quanto mi riguarda la palla passa al Governo perché così prevedono i criteri stabiliti dalla legge”.

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