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Martedì 30 LUGLIO 2013
Insieme contro il cancro. Sì, ma non con loro



Gentile Direttore,
si è svolta il 24 luglio a Roma la conferenza stampa di inaugurazione di “Insieme contro il Cancro”, fondazione che, secondo quanto riportato dal suo giornale, riunisce per la prima volta in Europa medici e pazienti. Una bella notizia, no?  No, non è una bella notizia. La Fondazione nasce su iniziativa dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dell'Associazione Italiana Malati di Cancro (AIMaC). Presenti all'inaugurazione il presidente della Fondazione, Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento di Oncologia Medica del Policlinico Regina Elena di Roma, il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e gli immancabili VIP facenti parte di un non meglio precisato Comitato d'Onore.
 
Tra proclami, grandi promesse, tanto ottimismo e il solito victim blaming - Verdone ad esempio dichiara che "basta veramente poco per ridurre il rischio di essere colpiti da tumori" e di aver conosciuto "tante persone che, purtroppo, hanno trascurato la propria salute, rimandando controlli e verifiche dei problemi" che avrebbero poi "pagato a caro prezzo più avanti" - è stato presentato al pubblico il simpatico opuscolo 'Ciak, va in scena la salute' che promuove la solita mistificante immagine del cancro come malattia che insorge per mera responsabilità individuale a causa di comportamenti e stili di vita poco corretti.
 
Siamo un gruppo di pazienti, medici, ricercatori, cittadini interessati a vario titolo alla questione cancro e perfettamente consapevoli della necessità di mantenere alta l’attenzione su una problematica che riguarda un numero sempre più elevato di individui, troppo spesso anche in giovane età, e nei confronti della quale le carenze sul fronte della diagnosi e della cura, oltre che dei servizi e dell’assistenza sono purtroppo ancora di grande entità. Soprattutto nel nostro paese, e in alcune aree più che in altre, il paziente oncologico non ha la possibilità di avvalersi dei sistemi di supporto esistenti altrove. La diagnosi di cancro rappresenta in Italia l’inizio di un percorso a ostacoli in cui tanto il paziente che le famiglie devono vedersela con liste d’attesa interminabili, assenza totale, tranne qualche isola felice, di sostegno psicologico, una burocrazia farraginosa che di fatto limita o addirittura impedisce l’accesso a benefici, peraltro piuttosto esigui, che lo Stato mette a disposizione, la mancanza di un approccio centrato sulla persona che garantisca che gli interessi di quest’ultima vengano messi al primo posto.
 
Data la nostra viva partecipazione a tutto ciò che riguarda questa grave malattia, che alcuni di noi sperimentano purtroppo sulla propria pelle, saremmo stati dunque ben lieti di accogliere con favore la notizia se solo se ne fossero verificate le condizioni. In particolare, ha destato allarme e preoccupazione tra noi che la vicepresidenza della Fondazione Insieme contro il Cancro sia stata assegnata a Francesco De Lorenzo, tristemente noto per gli scandali in cui è stato coinvolto nell’esercizio delle sue funzioni di ministro della Sanità e per la condanna al pagamento di cinque milioni di euro per il danno di immagine arrecato allo Stato.
 
In mano a chi stanno i nostri diritti e la nostra stessa salute? A fantasmi riemersi da pagine oscure della storia d'Italia? Come pazienti, medici, ricercatori, cittadini vogliamo essere curati e vogliamo che le nostre strutture siano in grado di poterlo fare al meglio. Ma chiediamo anche di essere rispettati. La salute dei cittadini, e in special modo una malattia come il cancro, non può e non deve essere ridotta a strumento per rifarsi una reputazione né essere oggetto di speculazioni.
 
Grazia De Michele
Cancer blogger e advocate
 
Seguono circa altre 300 firme
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Gentile Dottoressa,
penso che Francesco De Lorenzo abbia pagato e stia pagando i suoi debiti con la giustizia. Quello che mi interessa oggi è l’uomo impegnato a tempo pieno, da anni, a fianco dei malati di cancro e grazie al quale l’associazionismo oncologico italiano ha avuto un fortissimo impulso e ampi riconoscimenti nazionali e internazionali, come testimonia la recente nomina (elettiva) di De Lorenzo a presidente dell’European Cancer Patient Coalition.
 
C.F.

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