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Sabato 17 AGOSTO 2013
Lazio. Precari. Aperto il “tavolo” tecnico. Fassid: “Siamo partiti col piede giusto”

Prima riunione tra regione e sindacati, lo scorso 14 agosto, per il superamento del precariato nella dirigenza. Effettuata una prima ricognizione, giudicata però parziale. A settembre nuova verifica in collaborazione con le Asl e le organizzazioni sindacali.

Il sindacato Fassid, che unisce diverse componenti della dirigenza medica e sanitaria (medici radiologi, medici laboratoristi, medici territoriali, biologi, fisici medici, psicologi, farmacisti) e componenti chiave della organizzazione sanitaria, accoglie “con soddisfazione” l’avvenuto inizio del confronto, iniziato il 14 Agosto, per la definitiva soluzione della  piaga del precariato.
 
“Giorgio Cerquetani e Daniele DI Micco, componenti della Cabina di regia per la Sanità Laziale – sottolinea in una nota -  nel corso di un proficuo scambio di opinioni e informazioni, hanno finalmente fornito una ricognizione dei dirigenti precari del Lazio, mai acquisita nelle precedenti amministrazioni.  Constatata, grazie alle osservazioni dei sindacati, l’insufficienza e la carenza dei dati riportati nella ricognizione, si sono impegnati a sollecitare in tempi brevi, sempre in collaborazione con le organizzazioni sindacali, tutte presenti all’incontro, le Direzioni generali delle Aziende sanitarie affinché forniscano una completa e sincera ricognizione delle posizioni precarie”.
 
“Questo – prosegue la nota della Fassid - permetterà di poter definire i passaggi necessari  all’assorbimento delle professionalità indispensabili a far riprendere fiato al Ssr e a dare sicurezza agli operatori”.  
“La Fassid – conclude la nota - mantiene ben alta la guardia ma ha l’impressione che si sia partiti con il piede giusto e auspica, con la ripresa delle attività in settembre, che le giuste aspirazioni dei dirigenti precari, unitamente alle vitali necessità del Ssr, vengano finalmente soddisfatte”.

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