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Venerdì 30 AGOSTO 2013
Piccoli ospedali. L'annuncio della Lorenzin: "Pronto il documento che li riorganizza"

Lo ha garantito il ministro in una lettera indirizzata al quotidiano napoletano 'Il Mattino' in cui affronta il tema dei piccoli ospedali dopo la morte della diciassettenne a Orbetello. "Bisogna riconvertire quelli che non sono in grado di fornire un'assistenza di qualità". La questione sarà affrontata all'interno del Patto per la Salute.

“La riconversione di piccoli ospedali che non sono in grado di fornire un’assistenza di qualità, il potenziamento del trasporto di emergenza per spostare in tempi rapidissimi i pazienti verso le strutture di eccellenza, una rete telematica per far viaggiare in tempo reale i dati dei rilievi tra i piccoli ospedali e le strutture dove sono presenti specialisti capaci di riconoscere anche le patologie più rare, è l’obiettivo che ci siamo dati”. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in una lettera indirizzata al quotidiano napoletano ‘Il Mattino’, indica la rotta da seguire per garantire un sistema ospedaliero di qualità. Il ministro fa riferimento a un intervento sullo stesso giornale di Silvio Garattini, direttore del Mario Negri, che aveva affrontato la questione dei piccoli ospedali dopo la tragica morte della diciassettenne a Orbetello. E assicura che “è pronto il documento che ridisegna la sanità in Italia”.

Secondo Lorenzin, per realizzare un nuovo modello, “tagliando sprechi e reinvestendo in qualità”, è innanzitutto necessario “vincere una grande sfida che è prima di tutto culturale, perché nonostante l’evidenza dei dati c’è chi crede che ancora che chiudere un piccolo ospedale di cui i pazienti stessi diffidano sia una perdita per il territorio”.
E, invece, per invertire questa tendenza il ministro rivela di confidare soprattutto “nella responsabilità degli amministratori locali, affinché spendano generosamente la loro esperienza politica mediando contrapposizioni sul territorio che non fanno bene a nessuno. Dai costi standard alla riconversione delle strutture troppo piccole in centri poli ambulatoriali o in strutture intermedie, la rete di interventi è già sul tavolo e presente a macchia di leopardo sui territori”.

Il ministro ha poi sottolineato che il documento tramite cui si sta tentando di ridisegnare la sanità italiana “sta trovando ampia condivisione con i rappresentanti delle Regioni, che stanno mostrando una grande sensibilità, ed è insieme a loro che spero di condividere questo grande progetto nel nuovo Patto per la Salute”. In relazione alla tragedia di Valentina, Lorenzin sottolinea che è avvenuta “non sappiamo se per colpa o per destino. Sappiamo però – conclude – che una sanità migliore è possibile ed è quella che deve essere realizzata”.
 

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