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Martedì 10 SETTEMBRE 2013
Legge anticorruzione e sanità La figura del Wistleblower

Le nuove norme varate a fine 2012 per contrastare i fenomeni di illegalità nella PA si appoggiano molto sulla collaborazione degli stessi dipendenti per dare notizia di presunti o palesi illeciti di cui siano stati in qualche modo testimoni. In inglese questa figura si chiama per l’appunto Wistleblower (l'uomo che soffia nel fischietto). Ma tra il dire e il fare…

La legge c.d. Anticorruzione (13 novembre 2012, n.190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione), fa affidamento sulla consistente interazione di notizie che giungono dalle “Strutture Centrali” degli Organismi Pubblici per esercitare efficacemente quel sistema di prevenzione degli illeciti che è lo scopo del prefato disposto di legge.

Presupposto che la citata normativa stabilisce che Il Responsabile Anticorruzione (art.1 – comma 7) sia UNICO per ciascuna Pubblica Amministrazione, nella circolare n.1 del 2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica leggiamo un esplicito invito all’ individuazione di  referenti aziendali cui affidare, tra l’altro, il  compito precipuo di agevolare quei flussi informativi che saranno poi indispensabili a) per il monitoraggio e prevenzione dei reati (art.1 comma 75);  b) per la corretta predisposizione/aggiornamento del Piano Anticorruzione (art.1 comma 5).

In questo ambito, riveste particolare interesse il fenomeno del Wistleblowing.
Ma qual è il significato di Wistleblower e da cosa deriva questo neologismo? Il Wistleblower è colui il quale riferisce di un illecito compiuto (o a compiersi), in danno delle Istituzioni, del quale sia stato diretto testimone – nell’esercizio delle proprie funzioni -, all’interno della propria organizzazione lavorativa.

 

Il Termine è anglosassone e deriva dall’Inglese “blow the wistle” (soffiare nel fischietto, appunto) e si riferisce all’azione dell’arbitro di segnalare un fallo o una infrazione. Per la cultura etica italiana, questa accezione duale rischia di non essere immediatamente compresa soprattutto a causa dell’idea dispregiativa che si ha di chi pone in essere un comportamento assimilabile al delatore e che come tale tradisce un legame o una fiducia preesistente.

Di questa nuova figura si occupa Federico Bergaminelli, Consulente Nazionale Federsanità – ANCI in un articolo che pubblichiamo integralmente. Leggi tutto.

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