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Giovedì 26 SETTEMBRE 2013
Autismo. Binetti (Udc-ScpI): “Attenzione ai farmaci somministrati a bimbi autistici”

Valuti il governo la reale efficacia di farmaci somministrati a pazienti autistici in centri di neuropsichiatria infantile. Questo il monito che Binetti (Udc-SCpI) lancia al ministro con un’interrogazione. “Famiglie denunciano che presso un centro di neuropsichiatria infantile a tutti i pazienti autistici viene consigliata la somministrazione di un farmaco che è vera panacea”.

In Commissione Affari Sociali della Camera si torna a parlare di autismo grazie ad un’interrogazione presentata oggi nel corso del question time da Paola Binetti, Udc-ScpI.
 
L'invito rivolto al ministro è di :”far valutare la reale efficacia di farmaci consigliati e
somministrati a pazienti autistici e, specificatamente nel caso di centri di neuropsichiatria infantile, fornire puntuali indicazioni per operatori e utenti in grado di garantire esclusivamente il ricorso a farmaci già sperimentati e che risultino realmente di una qualche utilità per i disturbi generati dall'autismo”.
 
Paola Binetti afferma che: “Famiglie con figli autistici denunciano che, presso un centro di neuropsichiatria infantile di una Asl a tutti i pazienti con autismo, di qualsiasi età, viene consigliata la somministrazione di un farmaco che, a detta degli operatori e degli utenti, è una vera panacea; il farmaco in questione sembrerebbe essere l'aripiprazolo, antipsicotico atipico con un profilo di tossicità tutt'altro che trascurabile”.
 
Questo tipo di farmaci conclude Binetti “dovrebbero essere prescritti inizialmente e monitorati da un pediatra o da uno psichiatra che dovrebbe: identificare il comportamento
bersaglio; decidere una misura appropriata per monitorarne l'efficacia, rivedere l'efficacia e ogni effetto collaterale del farmaco dopo alcune settimane; sospendere il trattamento- conclude Binetti- se non ci sono segni di risposta clinicamente importante dopo sei settimane”.

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