quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 27 SETTEMBRE 2013
Stamina. Vannoni deposita ricorso al Tar contro la commissione di esperti

Il presidente di Stamina Foundation si è rivolto al Tar del Lazio per contestare al ministero della Salute la scelta degli esperti inseriti nella commissione che ha valutato e bocciato il metodo. Intanto anche in Sicilia il comitato bioetico ha bocciato l'utilizzo del metodo Stamina: "Non comprovate efficacia e innocuità".

Il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, ha depositato al Tar del Lazio un ricorso per contestare la composizione del comitato di esperti che ha valutato e bocciato il suo metodo di cura basato sulle cellule staminali mesenchimali. "Nel ricorso, per il quale abbiamo richiesto una procedura d'urgenza - ha spiegato - si contesta la composizione del comitato, in cuui sono stati chiamati medici che in gran parte si erano già espressi in maniera contraria a Stamina".

Intanto ieri è arrivata una nuova bocciatura per il metodo Stamina. Il Comitato di Bioetica della Regione Sicilia, ha espresso all'unanimità il parere negativo all'utilizzo sul territorio regionale del cosiddetto "metodo Stamina". I componenti del Comitato, come si legge in una nota dell'assessorato alla Salute, "sin dall’avvio dei lavori, hanno rilevato, in base alla documentazione disponibile esaminata, la comprovata evidenza della non fondatezza scientifica di tale trattamento e l’assenza di prove sia di efficacia sia di innocuità.

Lo stesso Comitato è pervenuto alla conclusione che la "metodica è sfornita di dati scientifici oggettivi e misurabili, su cui si fonda la Medicina anche in materia di produzione di cellule staminali". Ed ha inoltre puntualizzato come le cure cosiddette "compassionevoli" devono riferirsi "esclusivamente alla normativa vigente che, proprio a salvaguardia dei pazienti, non consente il ricorso a trattamenti per i quali non esistono sufficienti garanzie di sicurezza e almeno qualche evidenza di possibile efficacia, neppure in casi di estrema gravità e in assenza di alternative terapeutiche".  

© RIPRODUZIONE RISERVATA