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Mercoledì 02 OTTOBRE 2013
Sclerosi multipla: 2,3 milioni di malati nel mondo. Un milione in più che nel 2008

Cresce l'incidenza della malattia tra la popolazione. Lo rileva Atlas, l'indagine globale che sarà presentata al Congresso Europeo sulla sclerosi multipla che si apre domani a Copenaghen. In Italia circa 68 mila persone vivono con sclerosi multipla, il cui picco di diagnosi è tra i 20-40 anni di età.

Sempre più persone nel mondo soffrono a causa della Sclerosi Multipla. A dimostarlo è Atlas, la più vasta Indagine globale sulla malattia realizzata dalla Federazione Internazionale Sclerosi Multipla ( MSIF) in collaborazione con l’OMS e che sarà presentata a ECTRIMS, il Congresso Europeo sulla sclerosi multipla che si apre domani, 3 ottobre, a Copenaghen.

Sono 2,3 milioni le persone colpite dalla sclerosi Multipla nel mondo. Circa 1 milione in più rispetto ai dati riferiti la precedente indagine del 2008. Un aumento che deriva anche da alcuni aspetti positivi. Infatti non solo si è ampliata la rilevazione della malattia effettuata dai neurologi dei 120 paesi coinvolti, ( nella precedente indagine questa rilevazione non era stata possibile per assenza di tecniche diagnostiche), ma a far registrare l’aumento dei malati è anche la minore mortalità ottenuta grazie alle terapie. “La sopravvivenza dei malati con SM è pressoché uguale a quella dei soggetti sani – spiega Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e vice presidente MSIF -, ma dobbiamo migliorare la qualità di vita di questi malati e dare risposte terapeutiche alla forma progressiva chiamata orfana di farmaci”.

Uno degli aspetti descritti dal Atlante è la prevalenza della SM nei bambini : fino al 5% delle persone con SM sviluppa la malattia prima dei 18 anni. In Italia i dati indicano la presenza tra i 500-700 bambini colpiti sotto i 16 anni, quindi in età pediatrica. Sempre nel nostro paese circa 68 mila persone vivono con sclerosi multipla il cui picco di diagnosi è tra i 20-40 anni di età. Sono 2mila i nuovi casi l’anno, in pratica una nuova diagnosi ogni 4 ore.

Ma se i pazienti sono aumentati, cresce anche il numero dei neurologi in tutto il mondo (+ 30%) e la fornitura di apparecchiature di risonanza magnetica, fondamentali per diagnosticare la malattia, è raddoppiata negli ultimi 5 anni nei paesi emergenti. Purtroppo – sempre secondo Atlas- le terapie modificanti la malattia sono finanziate per la quasi totalità dai servizi nazionali dei paesi a alto reddito, mentre per quelli a basso reddito il finanziamento è pressoché inesistente. Ma questa disparità non si evince solo tra Paesi ricchi e Pesi poveri, esiste anche all’interno di una stessa Nazione. “nel Regno Unito- spiega Peer Baneke, chief executive officier della MSIF - vi è una forte diseguaglianza nel trattamento e nella cure della persona affetta da SM- come riferito dalla associazione SM inglese- a causa dei differenti sistemi sanitari distrettuali”.

In Italia, spiega invece Battaglia, “l’accesso ai trattamenti è garantito dal SSN, anche se iniziamo ad avere qualche segnalazione di farmaci che vengono dati in ritardo o non vengono offerti gratuitamente a causa dei diversi prontuari terapeutici regionali e per effetto dell’attuale crisi. La SM- aggiunge il vice presidente della Federazione Internazionale Sclerosi Multipla - è una malattia che non rispetta confini  geografici: tutte le persone hanno diritto ai più attuali trattamenti in grado di migliorare la disabilità legata alla malattia, alla sua progressione e quindi di curare anche la sua forma grave che colpisce in Italia 25mila persone, 1 milione nel mondo”.

Emanuela Medi

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