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Giovedì 10 OTTOBRE 2013
Campania. Ordine medici Salerno: "Necessaria azione comune per monitoraggio inquinamento"

E' l'appello rivolto dai salernitani agli altri colleghi della regione. "Dati registro tumori indicano situazione non tranquilla nell'agro sarnese-nocerino. Proponiamo al più presto un convegno in cui presentare proposte operative".

Mettere in campo un’azione di vigilanza e denuncia in quanto “i dati del registro dei tumori, opportunamente predisposto dalla Provincia di Salerno, evidenziano una situazione non molto tranquilla nell'agro sarnese-nocerino, per quanto riguarda, per esempio, i tumori del fegato. Senza inutili allarmismi è necessario però non imitare la politica degli struzzi”. E’ l’invito rivolto dall’Ordine dei Medici di Salerno ai presidenti degli altri Ordini della Campania.

Ed è proprio per monitorare l’attenzione, che l’Ordine salernitano “ha da tempo istituito un osservatorio interno affidato all'impegno dei colleghi Barbato e Russo, allo scopo di dare la sua collaborazione all'azione di vigilanza e prevenzione, volta ad evitare il tragico destino della "terra dei fuochi". E la proposta avanzata agli altri colleghi della regione è quella “di organizzare un convegno (uno dei tanti, si dirà) in cui le chiacchiere (troppe) lascino il posto ai dati ufficiali e a proposte concrete. Seguiamo con attenzione e interesse i segni di un'autentica rivolta delle popolazioni più direttamente interessate, foriera di iniziative più incisive per intraprendere un'azione coordinata di valenza nazionale”.

I medici salernitani chiedono poi “tutti quelli, istituzioni, politici, amministratori, forze di polizia e altri dov'erano e che facevano quando venivano commesse le azioni nefaste che oggi tutti almeno a parole denunziano?”. L’Ordine vuole inoltre segnalare alle istituzioni più direttamente interessate e ai cittadini “ la necessità di pretendere che la filiera agro-alimentare sia assolutamente trasparente, rispettando l'obbligo di riconoscere i luoghi di produzione. Le segnalazioni della scarsa osservanza di precise norme riferite alla tracciabilità, che consenta di individuare la provenienza non solo dei prodotti caseari e ortofrutticoli, ma anche del vino, carne, olio e pesce, interessano anche la Provincia di Salerno”.

Viene infine lanciato un allarme che rischia di coinvolgere l’intero tessuto economico regionale. “ E' di oggi la notizia che la grande distribuzione si accinge (ammesso che non lo stia già facendo) a rinunziare all'approvvigionamento di questi prodotti, provenienti dalla Campania, addirittura apponendo il cartellino ‘non prevengono dalla Campania’. Consapevoli dell'importanza che il settore ha nell'economia della Regione, c'è da essere estremamente allarmati. E non è giusto che la nostra Provincia, in gran parte esente da questi fenomeni patologici, sia coinvolta in misure che arrecherebbero danni incalcolabili. Ma la salute dei cittadini è la legge suprema cui tutti debbono attenersi. Senza ulteriori indugi deve essere fatto rispettare l'obbligo di esibire sui prodotti il cartellino con l'indicazione della provenienza. Nessuna indulgenza o lassismo, che – conclude l’Ordine di Salerno - sarebbero colpevoli omissioni”.

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