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Venerdì 18 OTTOBRE 2013
Esclusiva. Intervista a Pani (Aifa). “Gli italiani si fidano più dei farmaci online che dei generici”

"Un italiano su tre, intervistato, risponde che sarebbe disposto ad acquistare illegalmente un medicinale sul web, ma è pronto a rispondere “no” all’acquisto di un prodotto che segue una filiera di controllo della qualità ed è prescritto da un medico". Così il direttore generale Aifa, che abbiamo intervistato in occasione del 34° Congresso Sifo. VIDEO

"I farmaci generici sono assolutamenti efficaci ed equivalenti rispetto ai prodotti branded. E' preoccupante che, intervistando i cittadini, esce fuori che 1 su 3 non avrebbe problemi ad acquistare un farmaco via internet - ricordiamo che è una pratica illegale - mentre, quando si recano in una farmacia, a fronte di una prescrizione fatta da un medico competente, su un medicinale generico che segue una filiera di controllo della qualità assolutamente uguale a quelle dei farmaci ‘originator’, in 1 caso su 3 non si fidano e rifiutano l’acquisto”. Così il direttore generale dell'Aifa, Luca Pani, in un'intervista esclusiva rilasciata a Quotidiano Sanità nell'ambito del 34° Congresso Sifo.

Sullo sforamento del 101% del tetto per la spesa farmaceutica ospedaliera, Pani ha sottolineato come "l'evoluzione dei farmaci ad alta tecnologia ormai non è soltanto un caso. Entro il 2015 il 35% dei farmaci che arriveranno saranno biotecnologici, prevalentemente dei farmaci oncologici. Si tratta di una spesa destinata ad aumentare ulteriormente”.

Riguardo, infine, la disparità di accesso ai farmaci nelle diverse Regioni, il direttore generale Aifa ha spiegato che spesso questo è dovuto a ritardi “non del tutto giustificati da parte delle Regioni nell’inserimento di questi farmaci nel Prontuario regionale farmaceutico”. “Di questo si devono occupare le Regioni - ha concluso - non è compito di un Agenzia regolatoria che non può e non deve inserirsi ed interferire sui percorsi terapeutici di un farmaco all’interno delle Regioni”. 
 

 
 
Giovanni Rodriquez

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