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Lunedì 21 OTTOBRE 2013
Caserta. La Asl non aggiorna i registri, 400 medici pagati per pazienti inesistenti

Oltre 1,5 milioni corrisposti erroneamente dalla Asl per l’assistenza di 1.215 persone decedute e di altre 5.000 circa  trasferite all'estero o fuori provincia. Le Fiamme Gialle: “Comportamento negligente e non compatibile con i livelli di professionalità richiesti a chi partecipa alla gestione della ‘cosa pubblica’”.

C’era un medico di base pagato per assistere 40 persone che però erano morte, emigrate all'estero o fuori provincia. Un altro che aveva tra i suoi assistiti un uomo deceduto da circa 30 anni. Sono solo due esempi dell’operazione della Guardia di Finanza di Caserta che ha in realtà coinvolto ben 400 medici, che ricevevano indebitamente da parte della Asl emolumenti per l’assistenza a pazienti che in realtà non assistevano a causa del mancato aggiornamento dei Registri.

“La complessa attività investigativa – spiega una nota dei Nas - ha avuto origine alla fine dello scorso anno ed è stata svolta analizzando ed incrociando i copiosi dati acquisiti presso i 104 comuni della provincia di Caserta con quelli contenuti nell'anagrafe tributaria e nel ‘database’ in uso al servizio di gestione e sistema informativo della prefata Azienda. Dagli accertamenti eseguiti, è emerso che, a causa del comportamento negligente e poco attento degli organi apicali dell'Ente sanitario, praticamente non compatibile con i livelli di professionalità richiesti a chi partecipa alla gestione della ‘cosa pubblica’, non si era provveduto all'aggiornamento degli iscritti nelle liste dei medici di medicina generale”.

“Tale mancanza di controllo – continua la nota delle Fiamme Gialle - ha comportato uno sperpero di risorse erariali consistente nella corresponsione di indennità, a circa 400 medici di base, per l'assistenza sanitaria di 1.215 soggetti deceduti, 2.010 emigrati all'estero e 2.763 emigrati fuori provincia. Il nocumento alle casse del servizio sanitario nazionale è stato quantificato, con la collaborazione della locale Asl, in oltre 1,5 milioni di euro”.

Dall’indagine è stato anche accertato che un fisioterapista di un importante centro riabilitativo casertano aveva effettuato prestazioni specialistiche domiciliari, nei confronti di una donna, in epoca successiva al decesso. Lo stesso è stato, pertanto, deferito alla locale Procura della Repubblica per i reati di falso e truffa ai danni dello Stato.

I dirigenti pro-tempore della Asl di Caserta sono invece stati segnalati alla Corte dei Conti per il danno erariale arrecato.

 

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