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Mercoledì 30 OTTOBRE 2013
Lazio. Parte la corsa alle Direzioni generali di Asl e Ospedali. Ecco tutti i nomi dei 581 idonei

Prosegue l’iter per l’individuazione dei 21 nuovi Dg delle Asl e Ao laziali. Dei 663 candidati iniziali emersi dalla prima selezione sulle 944 candidature ricevute ne sono rimasti 581 come specificato dall'ultima delibera della Regione. Da questi la commissione di tre esperti formulerà una short list di 50 nomi dai quali saranno scelti i nuovi Dg. LA LISTA DEGLI IDONEI.

Ulteriore scrematura per le candidature ai ruoli di Dg di Asl e Aziende ospedaliere della Regione Lazio. L’elenco dei 581 idonei è contenuto nell’ultima delibera della Regione Lazio che è stata approvata all'unanimità. Dai 944 candidati manager che avevano presentato domanda ne sono stati esclusi per motivi formali 287, i non idonei sono invece risultati 76.
 
Ora la Commissione composta dai professori Frey, Longo e Riboldi procederà a indicare la short list di 50 nominativi da cui potranno essere selezionati i dirigenti. Ricordiamo che il Lazio e la Sicilia sono le due Regioni dove è stata attivata la sperimentazione con l’ausilio di Agenas per l’individuazione dei nuovi Dg.
 
La prima fase. L’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ha esaminato tutti i curricula ricevuti attraverso internet e ne ha selezionati 581. Complessivamente le domande pervenute sono state 944, quelle escluse per motivi formali 287, i non idonei 76. 

La short list. Ora la Commissione composta dai professori Frey, Longo e Riboldi procederà a indicare la short list di 50 nominativi da cui potranno essere selezionati i dirigenti. 

La seconda fase prevede due passaggi: il primo  è quello di un questionario informatico per misurare l’attitudine del candidato a gestire profondi e radicali  processi di riorganizzazione strategica, la capacità di innovazione e di gestione di un complesso sistema di relazioni sia interne che esterne, capacità di affrontare probabili situazioni conflittuali. I candidati con le caratteristiche adeguate che supereranno questo ulteriore filtro saranno ammessi al colloquio finale da parte degli esperti. 

Per il presidente Nicola Zingaretti, “si tratta di un percorso innovativo e trasparente perché – ha spiegato - puntiamo a poter scegliere tra una rosa di nomi capace di affrontare al meglio le complessità di un sistema immerso in un radicale processo di riorganizzazione e sottoposto ai vincoli del piano di rientro”. 

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