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Giovedì 31 OTTOBRE 2013
Farmacista. Mandelli (Fofi): “Siamo professionisti, non meri dispensatori di farmaci”

Il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti è intervenuto a Milano, in occasione della settimana dedicata al Master Internazionale in Clinical Pharmacy. “Il farmacista clinico può essere di grande supporto al Ssn in questo difficile momento”, ha confermato Giuseppe Ventriglia della Simg.

Fare il punto sul ruolo e sulla figura del farmacista in Italia anche per disegnare il futuro delle farmacie di comunità. Questo l’obiettivo dei confronti aperti in occasione della settimana, appena conclusa a Milano, dedicata al I modulo del Master Internazionale in Clinical Pharmacy, promosso dall’Università di Cagliari insieme all’Università di Milano e di Granada. Numerosi gli interventi di docenti, esperti, aziende che si sono susseguiti durate questa prima settimana delle tre di cui si compone il Master (seguirà Granada a marzo e Cagliari a giugno).
 
“Voi rappresentate la realizzazione dell’idea che la federazione dei farmacisti italiani ha in mente da diversi anni”, ha affermato il presidente della Fofi e senatore del Pdl, Andrea Mandelli, rivolgendosi ai ragazzi partecipanti al Master. Perché il farmacista, ha sottolineato Mandelli, dovrà essere “sempre più attento alla propria formazione professionale e ai bisogni dei pazienti e non un mero dispensatore di farmaci”.
 
“Il farmacista clinico – ha sottolineato Giuseppe Ventriglia della Simg - può essere di grande supporto al sistema sanitario nazionale in questo difficile momento” e “per la sostenibilità dell'attuale sistema sanitario è imprescindibile una medicina territoriale integrata tra medico e farmacista. I professionisti sanitari – ha proseguito Ventriglia - devono implementare le proprie conoscenze cliniche al fine di migliorare l'aderenza alle terapie, il monitoraggio delle reazioni avverse e la razionalizzazione della spesa sanitaria”. 
 
I pazienti sempre più vedranno quindi nel proprio farmacista un professionista specializzato e ancora più attento alle proprie esigenze “dando - come ha sostenuto Annarosa Racca, Presidente Federfarma - piena attuazione ad una farmacia che eroga servizi di salute permanenti e di alta qualità”.
 
“Il farmacista clinico – ha aggiunto Corrado Giua, coordinatore del Master - sposta l’attenzione dal farmaco al paziente che diventa così punto focale della sua pratica professionale. Possiede una preparazione specifica volta al pieno raggiungimento dei suoi obiettivi terapeutici e alla promozione della sua salute”.
 
Durante la settimana non sono mancati momenti di confronto con la Spagna dove il farmacista clinico, così come confermato da Miguel Angel Calleja dell’ Università di Granada “rappresenta il riferimento per tutti i professionisti sanitari per far si che il trattamento terapeutico sia efficace e sicuro".
 
Paola Minghetti, Direttrice del Master e docente dell’Università di Milano ha chiuso i lavori rimarcando il ruolo della formazione nel processo di costruzione di questa figura professionale: "Sono molto soddisfatta e contenta di contribuire alla realizzazione di questo master che mi pare possa essere utile a creare una nuova classe di farmacisti attenti all'evoluzione richiesta al farmacista di comunità, e quindi che possano trainare la categoria nei necessari cambiamenti verso una maggiore attenzione al paziente”.

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