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Mercoledì 10 NOVEMBRE 2010
Sardegna: muore feto di 36 settimane. Forse un errore sanitario

I sanitari sarebbero stati costretti ad indurre prematuramente il parto a causa dell’anticipata rottura delle acque. Tuttavia, durante il travaglio si sarebbe verificata una sofferenza fetale grave e, nonostante il ricorso al taglio cesareo, il bambino, che riportava un doppio giro di cordone ombelicale intorno al collo, sarebbe nato morto.

Le cause sono ancora da accertare, ma a parlare di “presunto caso di errore sanitario” è il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario, Leoluca Orlando, annunciando di aver chiesto all’assessore alla Sanità della Sardegna,  Antonio Angelo Liori, una relazione in merito alla morte di un feto di 36 settimane, avvenuta presso l’Ospedale San Francesco di Nuoro.
 
“Senza pregiudizio per le indagini della competente autorità giudiziaria – spiega Orlando nella lettera inviata a Liori -, la Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari intende, come praticato in simili circostanze, acquisire una Sua relazione. Pertanto, La invito a voler fornire ogni dato utile a far conoscere lo svolgimento dei fatti, facendo pervenire copia della relazione che Lei avesse eventualmente predisposto sul caso, sia in merito ad eventuali criticità organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilità individuali”.

La Commissione acquisirà tale documentazione per gli eventuali ulteriori adempimenti di competenza. Al momento della vicenda si conoscono pochi particolari, così segnalati e riportati dalla commissione: i sanitari sarebbero stati costretti ad indurre prematuramente il parto a causa dell’anticipata rottura delle acque. Tuttavia, durante il travaglio si sarebbe verificata una sofferenza fetale grave e, nonostante il ricorso al taglio cesareo, il bambino, che riportava un doppio giro di cordone ombelicale intorno al collo, sarebbe nato morto.
 

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