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Lunedì 15 NOVEMBRE 2010
Smi: appello a Governo e Parlamento su formazione medici di famiglia

Dal Congresso nazionale del Sindacato dei Medici Italiani, appena concluso a Roma, Pietrino Forfori, dirigente nazionale Smi e componente dell’Osservatorio nazionale formazione in Medicina generale presso il ministero della Salute, lancia un appello al Parlamento e al Governo affinché diano risposte immediate ed efficaci ai futuri giovani medici di famiglia in formazione.

“Basta precariato sui futuri medici di famiglia in formazione. Servono interventi concreti”. A chiederli è Pietrino Forfori, dirigente nazionale Smi e componente dell’Osservatorio nazionale formazione in Medicina generale presso il ministero della Salute, che dal congresso nazionale dello Smi, appena concluso a Roma, ha lanciato un appello al Parlamento e al Governo.
“I futuri medici di famiglia – ha affermato Forfori – continuano ad essere la “cenerentola” della formazione post laurea in medicina. Chiediamo che venga sconfitta questa impostazione e rivendichiamo l’importanza strategica della medicina di famiglia come specialità, come già avviene nel resto d’Europa. Facciamo un appello al Governo e al Parlamento affinché si intervenga – ha concluso il dirigente Smi - e avanziamo alcune proposte concrete. Perché si abbia una medicina di famiglia di qualità specialistica è necessario che si migliori l’offerta didattica attraverso l’introduzione di crediti formativi e attività professionalizzanti nel triennio regionale e con la possibilità di un biennio specialistico - master universitario in medicina di famiglia e  di comunità. Infine si deve prevedere il riconoscimento economico e tutele comparabili al resto degli specializzandi universitari in medicina. Il nostro obiettivo è quello dell’istituzione di un vero e proprio contratto di formazione specifica-specialistica del settore”.
 

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