quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 13 DICEMBRE 2013
Ipertensione arteriosa. Aumenta tra i giovani. I ricercatori “under 35” lanciano un’indagine

Il progetto dei giovani medici della SIIA mira a valutare la prevalenza di ipertensione arteriosa sistemica nei ragazzi tra i 18 e i 35 anni di età, cercando di scoprire l’impatto dei cattivi stili di vita, obesità e fumo, ma anche stress da disoccupazione e l’impiego eccessivo del computer.

È ai nastri di partenza il progetto Ipertensione Arteriosa: da malattia dei nonni a malattia dei nipoti, lanciato dai giovani medici ricercatori “under 35” della SIIA (Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa) provenienti da ogni parte d’Italia e operanti presso le varie sezioni regionali e interregionali della Società.

Il progetto consiste in un’indagine epidemiologica conoscitiva, volta a valutare la prevalenza di ipertensione arteriosa sistemica nei soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, selezionati su un campione della popolazione italiana.

Secondo recenti studi, l’ipertensione, “che – sottolinea la Siia - ancora oggi è la principale causa di infarto, ictus e scompenso cardiaco, nonché fonte di un ingente costo economico e sociale”, è sempre più frequente nei giovani, ma l’effettiva diffusione di tale condizione rimane non identificata nel nostro Paese.

L’indagine dei giovani ricercatori della Siia, che interesserà famiglie, scuole e università, mira quindi a fare il punto sulla sua diffusione ma anche a registrare l’impatto dei fattori di rischio tradizionali per l’ipertensione arteriosa, quali obesità, fumo e disturbi del metabolismo gluco-lipidico, e più in generale stili di vita incongrui. Attenzione particolare verrà rivolta anche ai fattori socio-comportamentali, come il frequente utilizzo di cibi precotti e ricchi di sodio, l’abuso di alcol e di bevande stimolanti, lo stress da disoccupazione e l’impiego eccessivo del computer insieme al tempo trascorso in rete.

“L’indagine verrà svolta utilizzando un approccio semplice basato su tecniche non invasive ed innovative per lo studio dello stato di salute del sistema cardiovascolare”, spiega la Siia.

I risultati preliminari potrebbero essere divulgati in concomitanza del prossimo Congresso Nazionale della SIIA, in programma per ottobre 2014, spiega il presidente SIIA Massimo Volpe, sottolineando l’importanza di uno studio radicato nella prevenzione cardiovascolare in cui “i giovani studiano i giovani”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA