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Mercoledì 18 DICEMBRE 2013
Opg. Relazione Lorenzin in Parlamento. Dimessi finora 1.016 pazienti. Ma serve un'altra proroga

L’andamento delle dimissioni ha registrato un trend in crescita negli anni, passando dai 286 pazienti dimessi nel 2010, ai 312 del 2011, fino a 418 nel 2012. Ecco il testo della relazione che illustra i programmi regionali per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Ma sarà necessaria una nuova proroga.

Continua il processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) in Italia. Ma non sarà completato il 1° aprile 2014, come aveva invece stabilito il decreto legge 25 marzo 2013 n. 24, prorogando il termine del 31 marzo 2013 precedentemente stabilito dalla normativa. Ad annunciare l'ennesimo slittamento del termine è stato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nella Relazione presentata in Parlamento per fare il punto sugli Opg.

La relazione illustra i dati dell’andamento delle dimissioni dei pazienti dagli Opg per i quali viene dichiarata scemata la pericolosità, monitorati a partire a partire dal 2010 dal “Comitato permanente per la verifica dell’effettiva erogazione dei Lea in condizioni di appropriatezza e di efficacia nell’utilizzo delle risorse”. Il risultato è positivo, considerata la crescita dei numeri di dimissioni nel corso degli anni. Se nel 2010, in Italia, erano stati dimessi dagli Opg 286 pazienti, nel 2011 il numero era cresciuto a 312 fino a raggiungere, nel 2012, quota 418 (“Ma - sottolinea il ministro nella relazione – non sono presenti i dati delle Regioni Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e delle P.A. di Trento e Bolzano in quanto non sono destinatarie di risorse a carico del bilancio dello Stato, quindi non soggette alle verifiche del Comitato Lea”).

Tra le Regioni monitorate, il numero maggiori di dimissioni sono state effettuate in Lombardia (226), seguita dalla Campania (126) e dal Lazio (124). Ma mentre per la Lombardia le dimissioni sono aumentate nel tempo (45 nel 2010, poi 67 nel 2011, quindi 114 nel 2012), per la Campania l’andamento è stato inverso (65 dimissioni nel 2010, poi 41 nel 2011 e 20 nel 2012). Nel Lazio, invece, dopo essere diminuite dal 73 a 21 dal 2010 al 2011, sono poi aumentate fino a 30 nel 2012.

Nella relazione vengono poi illustrati i piani regionali per la realizzazione di strutture residenziali e il superamento degli Opg. Il numero di posti letto da realizzare è stato stabilito in 990 posti, “coerente – secondo il ministro – con i contenuti dei programmi presentati dalle Regioni e approvati, fermo restando che tale dotazione potrà subire, nel futuro, una riduzione, in rapporto all’implementazione dell’applicazione di misure di sicurezza alternative, previste dalla legge, idonee ad assicurare alla persona inferma di mente cure adeguate, con affidamento ai servizi sanitari territoriali”.
 
Slitta la chiusura degli Opg. Ma il processo sarà più lungo di quanto previsto. "Dalle valutazioni dei programmi presentati e dagli incontri con le Regioni - si legge infatti nella relazione - è emerso che il termine previsto dalla normativa vigente, 1° aprile 2014, per il superamento degli Opg, non è risultato congruo, soprattutto per i tempi di realizzazione delle strutture, fase che si deve compiere con una serie di procedure amministrative complesse. Sulla base delle valutazioni rese, si prospetta la necessità che il Governo, anche sulla scorta delle indicazioni regionali, proponga al Parlamento una proroga che rispecchi la tempistica oggettivamente necessaria per completare definitivamente il superamento degli Opg".
 
Ma attenzione. "E' di tutta evidenza - avverte Lorenzin - che la proroga del termine da considerare come ultimo, essendo stata condivisa, non può e non deve essere disattesa dalle Regioni. Con questa consapevolezza i ministeri competenti ritengono necessario coordinare la proroga con una ulteriore disposizione volta a introdurre norme sanzionatorie per le Regioni che non realizzano, per quanto di competenza, la finalità del superamento degli Opg né rispettano i tempi prescritti".

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