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Giovedì 19 DICEMBRE 2013
Ludopatia. Il Governo in campo. Ecco il Piano d’azione nazionale 2013-2015

Prevista la creazione di di Help Line e punti di primo ascolto, e la diffusione di materiale informativo sia attraverso le scuole e i centri anziani che Internet e social network. Ci saranno anche spot tv e radio. Prevista, infine, l'attivazione di studi e ricerche per elaborare sistemi di prevenzione. Il Piano.

A pochi mesi dalla sua prima convocazione l'Osservatorio sul Gioco d’Azzardo Patologico, istituito dall'articolo 7, comma 10 della Legge 8 novembre 2012 (Legge di conversione del decreto legge 13 settembre 2012 n. 158) per valutare le misure più efficaci per contrastare la diffusione del gioco d'azzardo patologico (Gap) e il fenomeno della dipendenza grave, ha approvato all'unanimità una strategia d'intervento tradotta in un Piano d'Azione Nazionale (PAN) rivolto alla prevenzione delle problematiche connesse al gioco.

Il Piano, proposto e coordinato sotto l'aspetto tecnico scientifico dal Capo Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato definito in collaborazione e con il contributo di membri esperti individuati dai Ministeri della Salute, dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, dello Sviluppo Economico, da esponenti delle associazioni rappresentative delle famiglie e dei giovani e dei consumatori (Age, Codacons e Moige), dai rappresentanti dei Comuni.

Inoltre, allo scopo di individuare le misure più idonee per contrastare il gioco patologico, è stato coinvolto anche un Comitato consultivo di supporto - composto da 40 rappresentanze nazionali dei consumatori, dei più rappresentativi gruppi associativi di area specifica e dei concessionari di gioco - istituito appositamente per consentire un'ampia e trasversale partecipazione della società civile alla definizione del Piano stesso. Sono stati inoltre consultati i rappresentanti delle Regioni e delle Province Autonome.

"Il PAN rappresenta uno strumento strategico e di aiuto alla programmazione generale, indispensabile per poter meglio coordinare e integrare gli interventi su tutto il territorio nazionale e indirizzare in maniera sostenibile le varie progettualità che possono essere messe in campo da varie e differenti organizzazioni operanti nel settore ed aventi diversi livelli di competenze e responsabilità (Amministrazioni centrali, regionali e delle province autonome, Comuni, organizzazioni del privato sociale accreditato, dell'industria dell'intrattenimento e della ricerca). Esso quindi contiene una serie di indirizzi utili a sviluppare un'azione coordinata attraverso attività concrete a cui ognuno per propria competenza e responsabilità potrà fare riferimento per sviluppare progetti finalizzati e coerenti con la strategia condivisa", spiega il ministero della Salute presentando il Piano sul proprio sito internet.

Entrando nel dettaglio della sua articolazione si tratta, in particolare, di creare un Network nazionale di Help Line con aree di operatività regionale, istituite presso strutture pubbliche, con punti di primo ascolto e realizzare e diffondere materiali di prevenzione sul gioco patologico, indirizzati alla popolazione generale (scuole, insegnanti; famiglie/genitori, centri anziani), anche attraverso Internet e social network.

Il Piano, però, si articola anche nella realizzazione e diffusione di spot tv e radio, su reti locali e reti nazionali e nella promozione di azioni di comunicazione specifica e di approfondimento specialistico sui rischi connessi al gioco d'azzardo illegale e al contatto con le organizzazioni criminali soprattutto per le persone più vulnerabili.

E' prevista, infine, l'attivazione di studi e ricerche sul GAP: testing di software per identificazione di giocatori problematici durante il gioco e realizzazione di un'unità mobile per laboratorio in vivo per ricerche comportamentali su slot machine e VLT al fine di ottenere sistemi sempre più efficaci di prevenzione.

"Il via libera al Piano di azione nazionale (www.aams.gov.it) - conclude il ministero - rappresenta il primo concreto e importante passo che consentirà alle istituzioni e alle organizzazioni nazionali competenti coinvolte di fornire una risposta concreta all'emergenza di un fenomeno rilevante nel contesto sociale del nostro paese, canalizzandolo all'interno di un percorso virtuoso e di tutela dei soggetti più a rischio".
 

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