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Giovedì 02 GENNAIO 2014
Veneto. Cancro al seno, nascono le “breast unit”

Il modello è Hub & Spoke con la creazione di una rete oncologica tra l’Istituto Oncologico Veneto e le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona in collaborazione con le attività di alta specializzazione delle Ullss sul territorio. Per Coletto: “Organizzazione studiata nei minimi particolari sin dalla diagnosi”.

Il Veneto dichiara guerra al cancro al seno. Sono state istituite, su proposta dell’assessore alla salute, Luca Coletto, le “Breast Unit”, sistema multidisciplinare che accompagna le donne dalla prima diagnosi all’auspicata guarigione.
 
Il modello organizzativo è quello dell’Hub & Spoke (Ospedale principale-ospedale di territorio) con la creazione di una rete oncologica che ha come fulcro l’Istituto Oncologico Veneto (IOV) in sintonia con le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona e in collaborazione con le attività di alta specializzazione ed eccellenza delle Ullss sul territorio.
 
Le donne del Veneto troveranno anche assistenza psicologica, riabilitativa e, se opportuno, di chirurgia ricostruttiva. “Tutto il cammino è stato studiato nei minimi particolari – ha spiegato l’assessore alla sanità, Luca Coletto – ed ha un solo grande obiettivo: diagnosticare e curare senza lasciare un minuto di vantaggio al male, a partire dagli screening presenti in tutto il Veneto, passando per la visita senologica, per arrivare all’eventuale intervento chirurgico e a tutta l’assistenza necessaria nella fase successiva fino alla guarigione”.
 
La nuova rete si articola in Commissione di Coordinamento del Polo Oncologico, Centri Hub di senologia, centri spoke di senologia, Unità di senologia diagnostica. Al centro Hub afferiscono i servizi di radiologia, chirurgia, anatomia patologica, radioterapia, oncologia medica, medicina nucleare personale infermieristico ed il case manager, l’oncogenetica, l’attività riabilitativa, il supporto psicologico. I servizi che compongono il centro Spoke sono radiologia, chirurgia, anatomia patologica, oncologia e radioterapia.
Ci sono poi le Unità di Senologia Diagnostica, che svolgono attività di mammografia, ecografia, ago aspirati, biopsie ecc.
 
Fondamentale sarà, infine, l’aiuto del volontariato il cui lavoro si potrà concentrare sulla fondamentale attività di informazione, su quelle di ascolto e assistenza umana e psicologica, e su quelle di assistenza per il recupero psicofisico dopo la malattia.
 
“Con questo sistema nessuna donna veneta che possa guarire non ci riuscirà – sottolinea il presidente della Regione, Luca Zaia –  e tutte saranno prese in carico da una formula di assistenza che parte dalla prima diagnosi e arriva alla guarigione senza lungaggini burocratiche, code agli sportelli per prenotare esami, attese tanto odiose quanto è odiosi il male patito”.
 

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