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Giovedì 02 GENNAIO 2014
Riforme. Le tre soluzioni di Renzi sulla legge elettorale. La lettera del segretario PD agli altri partiti

Doppio turno; modello spagnolo con premio di maggioranza e circoscrizioni piccole; rivisitazione del Mattarellum con premio di maggioranza invece del recupero proporzionale. Queste le opzioni di legge elettorale che Matteo Renzi, dal suo sito propone alle altre forze politiche. Obiettivo: “Fare presto”. 

L’intenzione di Matteo Renzi è di togliere “gli alibi agli altri”, dove gli altri sono i leader dei partiti presenti in Parlamento a cui dal suo sito scrive e diffonde una lettera con dentro le sue proposte di legge elettorale.
“Tre soluzioni molto diverse l’una dall’altra” riconosce il segretario del Pd, ma tutte con la “fondamentale caratteristica di rispettare il mandato delle primarie dell’8 dicembre che costituisce il riferimento fondamentale mio e del PD”.
Ovvero: “Doppio turno come i sindaci, modello spagnolo con premio di maggioranza e circoscrizioni piccole, rivisitazione della legge Mattarella con premio di maggioranza al posto del recupero proporzionale”.
 
Insomma Renzi sulla legge elettorale vuole stanare gli altri partiti, e con questa mossa spera di rispettare la scadenza che si è dato arrivando a dama per la fine di gennaio. “Vediamo – scrive – gli altri se ci stanno o se vogliono solo perdere tempo, noi su una delle tre siamo pronti a chiudere. Perché tutte e tre garantiscono governabilità. Alternanza. Chiarezza. Sono tutte comprensibili da chiunque. Sono chiare e restituiscono fiducia nella politica”.
 
Renzi poi detta un possibile calendario di incontri. “La settimana prossima il PD sarà a totale disposizione dei singoli partiti per incontri bilaterali che aiutino a precisare, approfondire, modificare la proposta migliore. Poi, la settimana che inizia il 14 gennaio la Commissione Affari Costituzionali della Camera entra nel vivo. E per regolamento ha pochissimo tempo per decidere. Dunque, se vogliamo fare le cose sul serio, eccoci. In quindici giorni la politica può recuperare la faccia che ha perso in questi anni”.
 
“Ho chiesto al Presidente dei Senatori del PD, Luigi Zanda, di incontrare i senatori il prossimo 14 gennaio così ci parliamo in faccia, senza troppi giri di parole, circa la necessaria trasformazione del Senato in Camera delle Autonomie e quindi la cancellazione di incarichi elettivi e retribuiti in Senato. E la Direzione del PD sarà convocata per il 16 gennaio. In quella sede – conclude Renzi - mostreremo anche come vogliamo procedere per il Jobs Act che è un documento molto più articolato di quello che si è letto fino ad oggi”.

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