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Venerdì 10 GENNAIO 2014
Contenzioso medico legale. Chirurghi scrivono a Lorenzin. "Serve una legge giusta"

La lettera, inviata anche agli onorevoli Vargiu, Biondelli, Fucci, alla senatrice De Biasi e all'ex senatore Tomassini, parte dalla necessità della Cic di contrastare lo spot televisivo che invita i pazienti a denunciare i medici. "Parlamento acceleri l’iter legislativo per arrivare quanto prima ad una giusta soluzione”.

Basta campagne legali contro i medici. Serve una soluzione vera al contenzioso medico-legale, “che possa ridare serenità al lavoro dei medici e soprattutto far sì che si recuperi quel rapporto di fiducia tra medico e paziente da tempo deteriorato”.

Ad affermarlo è Nicola Surico, presidente del Collegio Italiano dei Chirurghi (CIC), in una lettera inviata oggi al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al presidente della Commissione Affari Sociali della Camera Pierparolo Vargiu e ai membri della commissione stessa, Franca Biondelli e Benedetto Fucci, e alla presidente dell’omologa commissione del Senato, Emilia Grazia De Biasi e all’ex senatore Antonio Tomassini, già presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato.

Nella lettera il Cic critica aspramente lo spot televisivo OBIETTIVO RISARCIMENTO  che  invita le vittime di presunti casi di malasanità ad intraprendere iniziative giudiziarie per reclamare un risarcimento danni, “che – ricorda il Cic - nel 95% dei casi si concludono con esito favorevole nei confronti del medico, dopo aver procurato, tuttavia, stress ai pazienti e agli stessi operatori sanitari, nonchéingolfato i tribunali di cause infondate”.

Tale campagna, spiega Surico nella lettera, “non può non destare particolare preoccupazione nei medici e nel personale infermieristico che quotidianamente, con abnegazione e tra difficoltà di tipo strutturale ed organizzativo, si prodigano per salvare vite umane”.

“Il CIC – riferisce ancora Surico al ministro e ai parlamentari - è al fianco dei pazienti e delle loro associazioni che giustamente chiedono un equo risarcimento nei casi accertarti di malpractice e li invita a una sana alleanza al fine di tutelare non solo i cittadini ma anche i medici, spinti sempre più verso una medicina difensiva molto costosa e, da qualche tempo, anche astensiva, poiché evitano casi difficili e ad alto rischio che potrebbero sfociare in un contenzioso medico-legale”.

La situazione, però, ormai è “insostenibile” anche a causa degli “alti costi delle polizze assicurative” e per “la ‘fuga’ delle Società Assicurative”. Per questo nella lettera il CIC sollecita il Parlamento ad accelerare l’iter legislativo in corso presso le Commissioni Parlamentari affinché si arrivi quanto prima ad una giusta soluzione relativa al contenzioso medico-legale, “che possa ridare serenità al lavoro dei medici e soprattutto far sì che si recuperi quel rapporto di fiducia tra medico e paziente da tempo deteriorato”.

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