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Giovedì 18 NOVEMBRE 2010
Sclerosi multipla: al via il reclutamento per lo studio che verificherà l’ipotesi Zamboni

Con 2000 persone coinvolte, lo studio finanziato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione (FISM) confronterà la diffusione della CCSVI in 1200 malati di sclerosi multipla 400 persone sane e 400 affette da altre patologie neurodegenerative.

Con la presentazione del protocollo alle società Neurovascolare, SINS e di Neurosonologia ed Emodinamica Cerebrale, SINSEC e con la certificazione dei primi sonologi sperimentatori, cioè degli esperti che utilizzeranno l’eco doppler per la diagnosi delle malformazioni venose, da parte dei Presidenti della Società Italiana Interdisciplinare Neurovascolare, SINV, e della Società Italiana di Neurosonologia ed Emodinamica Cerebrale, SINSEC, parte il reclutamento delle persone  per lo studio AISM sulla CCSVI.Attualmente lo studio AISM e FISM partirà con i primi sei sonologi certificati e entro la fine di novembre  i primi centri clinici di Genova, La Spezia, Milano S.Raffaele e Reggio Emilia inizieranno a reclutare le persone partecipanti.
Lo studio, promosso e finanziato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione che terminerà a novembre 2011, vuole accertare la prevalenza della CCSVI nei malati di sclerosi multipla e quindi valutare l’ipotesi avanzata da Paolo Zamboni di una relazione tra le due patologie.Coinvolgerà circa 2000 persone: 1.200 affette da sclerosi multipla, 400 controlli sani e 400 controlli con altre patologie neurodegenerative. L’obiettivo è avere una valutazione statistica scientificamente rilevante delle malformazioni venose che possa evidenziare eventuali differenze tra i soggetti con sclerosi multipla e i controlli.
Il percorso per la messa a punto del protocollo di ricerca è durato diversi mesi e ha visto la stretta collaborazione di numerosi specialisti. Data la particolarità della diagnosi e l’importanza dell’accuratezza diagnostica da parte degli operatori e delle apparecchiature utilizzate, è stata necessaria una formazione specifica per i sonologi sperimentatori che garantiranno l’analisi sonologica a tutti i Centri clinici partecipanti.Il protocollo dello studio è stato approvato il 17 settembre da parte del Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino di Genova e progressivamente è in via di approvazione da parte dei comitati etici di ogni centro partecipante.
La comunità scientifica riunita all’ECTRIMS (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis) a Gotheborg lo scorso ottobre, aveva evidenziato l’importanza di condurre studi su più ampie popolazioni di pazienti e lo studio italiano ne è la risposta.Anche il Ministero della Salute ha preso atto, con una circolare inviata agli Assessorati Regionali della Sanità, che lo studio FISM “risponde all’interesse comune della conoscenza e della disponibilità di elementi scientificamente validi atti a dimostrare una sicura associazione epidemiologica e fisiopatologica tra le malformazioni venose e la SM. La realizzazione di questo studio non può che essere condivisibile così come ogni altra iniziativa di ricerca dotata dei necessari requisiti di correttezza metodologica”.

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