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Sabato 18 GENNAIO 2014
Tumore della tiroide. Un farmaco antidiabetico potrebbe essere utile 

Oltre ad agire contro il diabete 2, la metformina ha dimostrato di inibire alcune molecole chiave nella proliferazione tumorale, migliorando anche la risposta alla radioterapia. Lo studio retrospettivo su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism

Si tratta della metformina, un farmaco utilizzato nella terapia del diabete di tipo 2, della famiglia dei biguanidi, che sembra che potrebbe agire anche contro i tumori della tiroide. A rivelarlo recentemente, uno studio su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, di cui riporta notizia anche l’Osservatorio Malattie Rare O.Ma.R. Lo studio, intitolato Treatment With Metformin Is Associated With Higher Remission Rate in Diabetic Patients With Thyroid Cancer, è stato condotto dal Washington Hospital Center, dall'Uniformed Services University of the Health Sciences negli Stati Uniti insieme ad altre Istituzioni.
 
Come si legge nello studio, i trial clinici hanno dimostrato che il farmaco aumenta l’efficacia della terapia nei pazienti con questo tipo di tumore.
I ricercatori hanno preso in considerazione circa 140 persone, hanno confrontato la risposta completa (CR) di un gruppo di pazienti diabetici trattati con metformina con pazienti diabetici che non hanno ricevuto questo trattamento e con un gruppo di controllo di pazienti non affetti da diabete non in trattamento. Inoltre, essi hanno esaminato gli effetti della metformina in vitro su cellule DTC (cellule tumorali disseminate).
La dimensione del tumore è minore nei pazienti trattati con metformina, il che suggerisce che il farmaco inibisce la crescita del cancro, come si legge nello studio. Questi pazienti, inoltre, sono più inclini alla remissione della malattia rispetto a quelli diabetici che non hanno assunto il farmaco.
 
Tra i diabetici, poi, in assenza del trattamento aumenta la probabilità di una riduzione della sopravvivenza senza la malattia. Il risultato in vitro mostra che la metformina inibisce la crescita di cellule cancerose.
Si tratta però di uno studio retrospettivo, come riporta O.Ma.R., che necessita perciò di approfondimento. In ogni caso, lo studio apre delle prospettive di ricerca, anche per il carcinoma midollare della tiroide (CMT), un tipo di tumore della tiroide meno diffuso ed ereditabile, che riguarda circa il 5-10% dei casi totali; in Italia questa malattia colpisce circa 200 persone all’anno.
Insomma, potrebbe essere una nuova strada da percorrere nell’obiettivo di migliorare anche la risposta alla radioterapia di questi pazienti. 
 
Viola Rita

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