quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 31 GENNAIO 2014
Vaccini. "I cittadini non abbiano paura". L'appello della pediatria italiana riunita a Roma

La sicurezza dei vaccini e le nuove armi a disposizione contro la meningite, l’Hpv e lo pneumococco sono alcuni dei temi del Congresso “Vaccini e Vaccinazioni: Atto Quarto”. Ballestrazzi (Fimp): “Si avverte sempre più l'esigenza di fugare i dubbi sull’importanza di uno strumento indispensabile per la salute pubblica”.

“La vaccinazione è una delle più grandi scoperte scientifiche mai realizzate dall’uomo, la cui importanza è seconda, per impatto sulla salute pubblica, solo alla possibilità di disporre dell’acqua potabile. I vaccini hanno consentito di salvare milioni di vite nel mondo e di eradicare malattie mortali o in grado di lasciare gravi sequele che hanno condizionato e condizionano la vita delle persone colpite da patologie prevenibili”. Per questo i pediatri italiani rinnovano l’appello ai cittadini a non avere paura di vaccinarsi.

A ricordare i risultati delle vaccinazioni è stato Giampietro Chiamenti, responsabile della Rete Vaccini della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), dal Congresso “Vaccini e Vaccinazioni: Atto Quarto”, che per due giorni vedrà riunita a Roma tutta la pediatria italiana per discutere delle ultime novità in questo fondamentale campo della medicina.

La sicurezza dei vaccini, le nuove armi a disposizione contro la meningite, le strategie contro l’Hpv e l’estensione del vaccino coniugato contro lo pneumococco sono alcuni dei temi al centro di “Vaccini e Vaccinazioni: Atto Quarto”.

“Quando si parla di vaccini, il primo pensiero naturalmente va alla sicurezza ed è opportuno ricordare che qualunque vaccino, prima della commercializzazione, viene sottoposto a precisi percorsi sperimentali previsti per legge; e dopo la commercializzazione tale sorveglianza prosegue controllata dalle istituzioni pubbliche preposte, nazionali, europee e internazionali”, ricordano gli esperti. “Naturalmente, l’utilizzo dei vaccini approvati deve seguire precisi binari: l’età, il calendario, le dosi, le indicazioni e le eventuali controindicazioni. Ma anche l’informazione corretta alle famiglie da parte del pediatra ha un ruolo fondamentale per consentire una scelta libera e consapevole, e negli ultimi tempi sono stati compiuti passi importanti in questa direzione anche in seno alle società scientifiche”.

Per questo è nato VaccinarSì, il portale di informazione medico scientifica a cura della Società italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) in collaborazione con la FIMP e con la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG). Non solo. I pediatri della FIMP hanno aperto un profilo Facebook (ReteVacciniFimp), che ha presto raggiunto gli oltre 1000 “mi piace” e oltre 5000 accessi, e un account Twitter (@ReteVacciniFimp) per aprirsi al confronto con tutti coloro che sono interessati ad approfondire il tema.

“Si avverte sempre più forte l’esigenza di una corretta informazione in campo vaccinale – ha affermato Alessandro Ballestrazzi, Presidente della FIMP - per trasmettere messaggi corretti e fugare dubbi sull’importanza di uno strumento indispensabile per la salute pubblica. Molto è stato fatto dalla scienza per l’eradicazione e il contenimento di malattie prevenibili, ma molto resta ancora da fare per la cultura della prevenzione. In questo ambito un contributo importante arriva dalla Rete Vaccini della FIMP”.

Al congresso di Roma saranno affrontati alcune delle più importanti sfide per la tutela della salute in età pediatrica e per l’adulto di domani. In particolare.

MENINGITE. Tra le ultime novità in campo vaccinale c’è senz’altro il vaccino contro il meningococco B, risultato di oltre venti anni di ricerca e vanto dei laboratori italiani. Il vaccino consente di “chiudere il cerchio” offrendo una protezione contro il ceppo B della meningite meningococcica, e si aggiunge ai vaccini contri i meningococchi A,C,W135 e Y, consentendo una copertura di tutti e 5 i sierogruppi responsabili delle forme invasive della malattia. I gruppi di popolazione che potranno maggiormente beneficiare del vaccino sono due: la fascia 0-12 mesi (soprattutto tra i 4 e gli 8 mesi) che da sola determina quasi il 30% dei casi, e gli adolescenti tra 12 e 18 anni.

HPV. Attualmente il vaccino anti-Hpv è raccomandato per tutte le ragazze nel corso del 12° anno di età contro il tumore della cervice uterina. Nel mondo Stati Uniti, Australia e Canada raccomandano la vaccinazione nel 12° anno di vita anche nei maschi. Solo in Italia l’Hpv è responsabile di circa 130mila casi di malattie benigne (condilomi) o tumorali (carcinomi del collo dell’utero, di vulva e vagina, del pene, dell’ano e tumori della testa e del collo. In Europa ogni hanno si verificano 85mila nuovi casi di tumori attribuibili all’Hpv e quasi 700mila casi di condilomi. I maschi acquisiscono l’Hpv 5 volte più delle femmine, ma l’evoluzione neoplastica e più rara rispetto alle donne.

PNEUMOCOCCO. Nonostante esistano più di 90 tipi di pneumococco, il vaccino protegge da quelli che più frequentemente sono causa di malattia. In particolare, il vaccino coniugato 13-valente (PVC13) protegge nei confronti dei 13 ceppi responsabili della maggior parte delle infezioni più gravi nei bambini. Da pochi mesi c’è però una novità. La Commissione Europea ha approvato l’estensione a tutte le età dell’impiego del vaccino pneumococcico coniugato, attualmente offerto gratuitamente ai bambini nei primi anni di vita. Il vaccino protegge nella fase di maggiore predisposizione alle infezioni da pneumococco, che è il patogeno più frequentemente correlato alle polmoniti, in qualunque fascia d’età.

ROTAVIRUS. Il rotavirus causa nei piccoli crisi di vomito e diarrea con rischio di disidratazione e di conseguenze anche gravi. Il microrganismo infetta praticamente tutti i bimbi entro i 5 anni di vita data la sua alta contagiosità. Pur essendo fortemente raccomandata dalle società scientifiche, nazionali e internazionali, la vaccinazione antirotavirus non è offerta in maniera attiva e gratuita su tutto il territorio nazionale. Attualmente lo è in Sicilia che è stata la prima regione a introdurre la gratuità nel calendario vaccinale per tutti i nuovi nati, grazie a una proficua sinergia tra sanità pubblica universitaria, territoriale e istituzioni sanitarie regionali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA