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Mercoledì 19 FEBBRAIO 2014
Export farmaceutico. Nell’ultimo anno è boom: +13,8%. E Scaccabarozzi esulta

Numeri in controtendenza rispetto al dato complessivo delle esportazioni italiane nel 2013 (-0,1%). È quanto riporta l’ultimo report Istat sull’andamento del Commercio estero. Soddisfatto il presidente di Farmindustria: “Ancora una volta da questi dati si capisce la potenzialità del nostro settore per l’economia del paese”.

Commercio estero. Vola il settore farmaceutico. Secondo l’ultimo report Istat il comparto ha visto nel 2013 crescere il proprio export del 13,8% rispetto al 2012. Numeri in crescita anche a dicembre 2013 (+9%) rispetto allo stesso mese del 2012. Numeri in controtendenza rispetto al dato complessivo sul commercio estero italiano (-0,1%) e che collocano il comparto farmaceutico in vetta alla classifica dei settori con margini di crescita più alti (al secondo posto c’è il settore alimentare con un export in crescita del 5,3%).
 
“Ancora una volta da questi dati si capisce la potenzialità del nostro settore per l' economia del paese - ha commentato il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi di fronte ai dati diffusi dall' Istat sul commercio estero - ma serve credere in questo. Se non ci fosse stato l’export, l' attività produttiva sarebbe diminuita del 3,5%”. E questi risultati hanno così permesso di salvaguardare, in gran parte, l' occupazione del settore.
 
A contribuire ad un miglioramento così forte della situazione, ha precisato Scaccabarozzi, “è bastato poco, che il ministro Lorenzin ci desse un’idea di stabilità”. Il settore farmaceutico italiano vanta alcuni punti di forza produttivi nel ventaglio delle 174 fabbriche dislocate sul territorio nazionale: solo per citarne alcune in Italia è concentrata la produzione di insulina e di farmaci innovativi, per l’Hiv e i tumori”.

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