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Venerdì 28 FEBBRAIO 2014
Veneto. Inaugurata elisuperficie all’Ospedale Civile di Venezia

Per la prima volta nella sua storia, la città di Venezia è stata dotata di un’elisuperficie, realizzata a 30 metri d’altezza sulla sommità del Padiglione “Jona” dell’Ospedale Civile, per l’atterraggio e il decollo degli elicotteri del Suem 118, con abilitazione anche al volo notturno. Zaia: “Adesso è la grande città turistica più sicura del mondo per la salute”

L’ultimo elemento della struttura (un tratto della recinzione di sicurezza), che entrerà in funzione non appena terminate le complesse procedure di collaudo e autorizzazione, è stato collocato oggi, alla presenza del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaiae del direttore generale dell’Ulss 12 Veneziana, Giuseppe Dal Ben.
 
Con questa struttura e con le recenti attivazioni due punti di primo soccorso in Piazza San Marco e in piazzale Roma; di una rete di oltre 50 defibrillatori cardiaci in punti strategici del centro storico, e di un sito georeferenziato che indica a tutti gli utenti in più lingue i punti di erogazione della sanità compresi i medici di base e le farmacie, “Venezia - come ha sottolineato Zaia – diventa la grande città turistica internazionale più sicura del mondo dal punto di vista sanitario. Una garanzia che naturalmente riguarda anche tutti i residenti e le migliaia di studenti che frequentano una città universitaria”.
 
L’elisuperficie è stata realizzata assemblando vari grandi componenti giunti in queste settimane dall’Olanda, misura circa 30 metri di diametro e si innalza di circa 4 mertri rispetto al solaio del Padiglione “Jona”.
 
“Una struttura all’avanguardia anche sul piano delle dotazioni tecnologiche – ha detto Zaia – che dimostra una volta di più quanto fossero pretestuose le polemiche dei mesi passati su un presunto disinteresse della Regione verso la sanità veneziana. La realtà dimostra invece l’esatto contrario. Venezia è la nostra prima immagine nel mondo e se sbagli qui l’effetto domino negativo diventa planetario”.
 
Il Presidente della Regione ha anche voluto essere “protagonista diretto” dell’ultimazione della struttura: dopo aver azionato l’avvio della gru che ha collocato l’ultimo elemento dell’opera, indossato l’obbligatorio caschetto di sicurezza, si è fatto consegnare un pennello a rullo ed ha dipinto un tratto della grande “H” rossa che campeggia al centro della superficie d’atterraggio.

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