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Venerdì 28 FEBBRAIO 2014
Vaccini. Medici Igienisti: “Tempi maturi per superamento obbligo, ma proposta M5S non è strada giusta”

La Siti contesta la pdl sulla sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva presentata in regione Lombardia dal M5S. "E' fondamentale passare dal concetto di dovere al concetto di diritto di vaccinazione, ma senza insinuare la pericolosa impressione che delle vaccinazioni si possa fare a meno".

"Fortemente contraddittoria e pericolosa per la salute pubblica". Questa l'opinion della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) sulla proposta di legge regionale presentata in Lombardia dal Movimento 5 Stelle, nella quale si sostiene che "il livello di copertura raggiunto nella Regione, permette oggi di giungere all'approvazione di questa legge che rende facoltativo vaccinare i giovanissimi…" e che "la sospensione dell’obbligo vaccinale non comporterebbe conseguenze per la salute pubblica e consentirebbe un notevole risparmio di denaro”.
 
"Se infatti le malattie prevenute dalle vaccinazioni sono ridotte al minimo, ciò è proprio dovuto alle elevate coperture vaccinali raggiunte", ricorda la Siti, secondo la quale "fare intendere che un abbassamento delle coperture conseguente alla sospensione dell’obbligo consentirebbe un risparmio di denaro è assurdo, perché le malattie invariabilmente tornerebbero, comportando sofferenza inutile per malattie, invalidità e morti, con un bilancio tra risparmi per minori vaccini somministrati e, dall’altro lato, incremento delle spese per ricoveri e cure per le malattie e le loro sequele che si trasformerebbe in una perdita non solo di salute, ma anche economica".
La Siti ritiene che i tempi siano "maturi" per il superamento dell’obbligo vaccinale, "ma tale evoluzione non può assolutamente prescindere da una capillare, attenta e continuativa opera di comunicazione alla popolazione per passare dal concetto di vaccinazione come dovere da assolvere, ad una presa di coscienza che le vaccinazioni costituiscono un diritto alla salute, e che la adesione alla loro offerta permette, come valore aggiunto, di contribuire al bene comune proteggendo i soggetti deboli e con gravi fattori di rischio per le malattie infettive. La questione del progressivo superamento dell’obbligo vaccinale - conclude la Siti - deve poi essere affrontata coinvolgendo Ministero della Salute e Conferenza Stato-Regioni, per delineare un percorso che consenta di sostenere le coperture vaccinali senza insinuare la pericolosa impressione che, in fondo, delle vaccinazioni sia ormai possibile fare a meno senza correre gravi rischi".

Marzia Caposio

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