quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 28 FEBBRAIO 2014
Pillola del giorno dopo. Nessun boom di vendite, in sette anni il ricorso è diminuito del 4%

È utilizzata solo dal 2% della popolazione femminile italiana. Il dato arriva da HRA PHARMA, che smentisce i dati lanciati ieri nel corso di una campagna informativa sulla contraccezione.  “Le donne non abusano della Ce, ma la circoscrivono alla sua funzione di prevenzione e ultimo baluardo contro l’aborto”

“Le notizie riportate dagli organi di stampa e relative a un presunto boom di vendite della pillola del giorno dopo sono inesatte. Dal 2008 ad oggi il ricorso alla contraccezione d’emergenza ha fatto registrare un calo del 4%”.
 
È quanto ha dichiarato Alberto Aiuto, Amministratore Delegato di HRA PHARMA Italia, l’azienda farmaceutica che produce il farmaco per la contraccezione d’emergenza, dopo le notizie emerse ieri nel corso di una conferenza stampa di presentazione della campagna informativa  'Love it! Sesso consapevole'.
 
“Asserire che il ricorso alla pillola del giorno è cresciuta del 60% in 7 anni come emerso ieri nel corso della conferenza stampa “Love it! Sesso consapevole”, organizzata a Milano, non risponde al vero – ha precisato Alberto Aiuto –  I dati invece ci parlano di una flessione del 4%. I dati delle vendite ci mostrano che si è passati da 378mila confezioni nel 2008, a 360mila nel 2009, per poi calare ancora a 349mila nel 2010. C’è stato poi un aumento nel 2011 con 354mila confezioni vendute e nel 2012 con 364mila, per poi calare nuovamente nel 2013 con 359mila. Inoltre – ha aggiunto Aiuto – è errato affermare che la pillola del giorno dopo si pone tra i primi cinque farmaci venduti in Italia in quanto la sua prevalenza di utilizzo nella popolazione femminile italiana di età fertile è solo del 2%, uno dei dati più bassi in Europa. I farmaci più venduti sono altri, come del resto è giusto”.
La Contraccezione d’emergenza, ricorda Aiuto, è infatti “solo una opzione di scorta e non deve mai sostituire la Contraccezione abituale, come la prevenzione primaria non deve sostituire quella secondaria, ma solo affiancarsi quando necessaria”.
 
“Le donne italiane – ha concluso Aiuto – non abusano della Contraccezione d’Emergenza, anche se bisogna sempre mantenere alta l’informazione sulla sicurezza contraccettiva, sia per una procreazione responsabile che per una prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, e quindi plaudiamo alla iniziativa della SIGO di dare maggiori informazioni alle donne”.
 
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA