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Venerdì 14 MARZO 2014
Lazio. Al via in Commissione Salute esame proposta legge endometriosi

Lo ha stabilito il Consiglio regionale. Il testo è stato presentato da Petrangolini e sottoscritto dal presidente della Commissione, Lena, e da altri 9 consiglieri di maggioranza e opposizione. La finalità della legge è la promozione della prevenzione e della diagnosi precoce. 

“Il Consiglio regionale del Lazio ha deciso di procedere all'approvazione della proposta di legge sull’endometriosi, presentata dalla consigliera Teresa Petrangolini e sottoscritta anche da me e da altri 9 consiglieri, di maggioranza e opposizione. Nei prossimi giorni, infatti, inizierà la discussione in commissione Salute e politiche sociali per poi arrivare in aula entro l'estate”. Lo ha annunciato il presidente della commissione, Rodolfo Lena (Pd).
Teresa Petrangolini, consigliera del gruppo ‘Per il Lazio’ spiega che “si tratta di una legge importante, molto attesa, perché l’endometriosi è una patologia che colpisce una donna su dieci, circa 300mila nel Lazio. Queste donne vivono una quotidianità segnata da dolori mestruali fortissimi e rapporti sessuali praticamente impossibili e, in certi casi, devono aspettare fino a sette anni per ricevere una diagnosi corretta”.

Secondo l’Osservatorio malattie rare, l’endometriosi è una malattia estremamente costosa: si stima, un costo medio globale per donna di 9.579 euro, di cui 6.298 euro sono legati alla perdita di produttività, mentre 3.113 euro sono i costi stimati per spese di assistenza sanitaria.

“Le cause di questa malattia, in costante crescita, non sono ancora del tutto note – prosegue Petrangolini – ma quello che è certo è che l’endometriosi costituisce oggi una delle più diffuse cause di infertilità: ne sono colpite circa il 30 per cento delle donne che non riescono a procreare. Con questa proposta di legge intendiamo introdurre anche nel Lazio un primo necessario aiuto per la tutela della salute di queste donne, soprattutto attraverso l’istituzione di un registro per monitorare i casi e agire così sulla prevenzione. Sono certa, inoltre, che, alla luce dell’iniziativa del Ministero della Salute, che ha vincolato 15 milioni di euro per consentire alle Regioni di sviluppare progetti per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute delle donne affette da malattie cronico invalidanti, la legge potrà contare su adeguate coperture”.

Lena ha spiegato che “con questo provvedimento cerchiamo di indicare un percorso, in cui le pazienti e le loro associazioni siano coinvolte sempre di più nelle decisioni relative alle terapie, seguendo le linee guida per la gestione della malattia”.
 
La legge ha come finalità la promozione della prevenzione e della diagnosi precoce dell’endometriosi, nonché il miglioramento della qualità delle cure. Mira, inoltre, a promuovere la conoscenza della malattia e dei suoi effetti dal punto di vista sanitario, sociale e lavorativo e a valorizzare il riconoscimento dell’associazionismo specifico del territorio e delle attività di volontariato finalizzate a sostenere e aiutare le donne affette da endometriosi e le loro famiglie.

“Per tali fini è prevista l’istituzione – senza alcun onere per il bilancio regionale – di un Osservatorio sulla patologia, di un Registro regionale per l’endometriosi per la raccolta e l’analisi dei dati clinici e sociali riferiti alla malattia, anche al fine di prevenirla, visto che cogliere la malattia in fase precoce significa ridurre di 25 volte la spesa sanitaria e previdenziale”, concludono Lena e Petrangolini.

Il testo, presentato l’anno scorso da Teresa Petrangolini, è stato sottoscritto, oltre che da Lena, anche dai consiglieri: Riccardo Valentini, Marta Bonafoni e Rosa Giancola (‘Per il Lazio’), Marco Vincenzi (capogruppo del Pd), Michele Baldi (capogruppo della Lista Zingaretti), Francesco Storace (La Destra verso An – vicepresidente del Consiglio regionale), Fabio De Lillo (Ncd) e Davide Barillari (M5S).
 

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