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Giovedì 27 MARZO 2014
Il Libro. “L’Anopheles”: due secoli di sanità

Fatti, eventi e filosofia della gestione, colti nel loro divenire storico dagli Stati pre-unitari, fino ai Ministeri degli ultimi governi nazionali. La sanità italiana affrontata ora dal punto di vista medico o quello da politico, ora da storico ora da cittadino-paziente. È quanto racconta il libro di Giovanni Savignano

Fatti, eventi e filosofia della gestione, colti nel loro divenire storico dagli Stati pre-unitari, fino ai ministeri degli ultimi governi nazionali e ad alcuni riferimenti regionali. Il tutto con giusta valutazione critica.
 
È quanto raccolto nelle pagine del libro di Giovanni Savignano, “L’Anopheles. L’assistenza sanitaria in Italia dagli stati pre-unitari al governo Monti”. Il libro di Savignano, medico radiologo, ricostruisce le trasformazioni epocali della salute degli italiani negli ultimi due secoli, nonché l’evoluzione dell’organizzazione delle pratiche medico-sanitarie, e rappresenta anche un momento di riflessione sui cambiamenti occorsi dal 1861 ad oggi. Le diverse sfaccettature della Sanità italiana sono affrontate ora dal punto di vista medico o quello da politico, ora da storico ora da cittadino-paziente, senza nulla concedere a tentazioni corporativistiche o interessi di “bottega”.
Nel libro si riconoscono schematicamente tre parti: una prima, più storica in senso sanitario; una seconda, istituzionale, relativa ai vari passaggi di una normativa spesso farraginosa e contraddittoria; una terza, sulla sostenibilità del sistema pubblico e improntata alla necessità di una rivisitazione del ruolo medico e del rapporto col paziente.
 
La Sanità in Italia è quotidianamente in vista, contribuendo ad alimentare nei cittadini la sensazione di un Sistema senza regole precise. I numerosi interventi legislativi così dispersivi non sembrano aver delineato percorsi chiari e logici. Se facciamo scorrere le varie riforme sanitarie ci accorgiamo dell’errore di avere introdotto una burocratizzazione eccessiva, pensando che la Sanità fosse un qualsiasi ufficio pubblico (tanto per dire).
 
Tra libri Verdi e Bianchi sullo stato sociale, le riflessioni di Savignano non nascondono i problemi e il capitolo finale è una sintesi anche di questi, una sorta di carrellata riassuntiva, propositiva e interessante, degli argomenti che maggiormente agitano la nostra quotidianità. L’autore critica l’aziendalizzazione e le logiche economiche che guidano la sanità pubblica.
 
“La conoscenza della storia sanitaria italiana – spiega l’autore – non è solo un momento di arricchimento culturale, ma anche occasione per interrogarsi sul presente e per individuare nuove strategie da parte degli addetti ai lavori. Ma razionalizzare un Ssn è estremamente difficile: salute e spesa. In questi ultimi anni, la crisi economica impone scelte impopolari sulle quali occorre riflettere e decidere per gli interessi del cittadino.
I tagli non possono ricadere sulle categorie più deboli che non sono certo colpevoli dei disastri compiuti da alcuni presidenti e assessori regionali che, di certo, non sono capi di Stati sovrani e non dovrebbero allontanarsi da una visione di insieme col Governo centrale. Tuttavia, anche la categoria dei medici e altri operatori sanitari (sindacalisti e politici compresi) dovrebbero fare qualche autocritica, quale conseguenza delle analisi e osservazioni dei fatti da parte dell’autore. Entrare nel merito di come son spesi i soldi per l’assistenza socio-sanitaria non è solo giusto ma necessario per tutelare un Sistema sanitario oggi in pericolo, quantomeno per difendere i principi essenziali del diritto alla salute”.
 
Savignano conclude il suo lavoro con un messaggio sul Welfare “la ricerca del bene comune deve fagocitare i desideri individuali e la cultura della solidarietà dovrà affermarsi quale farmaco al cinismo e alla diffusa indifferenza”.
 
L’Anopheles. L’assistenza sanitaria in Italia dagli stati pre-unitari al governo Monti
Giovanni Savignano
Editore Il Sole 24 Ore
Pagine 210
Prezzo 29 Euro

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