quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 01 APRILE 2014
Specializzandi. D’Ambrosio Lettieri, FI: “Presentato Ddl per chiudere definitivamente contenzioso con lo Stato”

Riconoscimento della rivalutazione periodica della borsa di studio, delle coperture previdenziali e assicurative e delle differenze contributive per gli specializzandi del periodo ’93-2005. Per un totale forfettario di 13 mila euro a studente per ogni anno di corso frequentato. Lo prevede il Ddl, del senatore D’Ambrosio Lettieri, FI, illustrato oggi. 

A titolo forfettario lo Stato paga agli specializzandi un “indennizzo onnicomprensivo di 13.000 euro per ogni anno del corso di specializzazione frequentato”. Non si procede “al pagamento di interessi legali né a somme a titolo di rivalutazione monetaria”. Questi i punti cardine della “transazione” contenuta nel Ddl del senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri, FI, che “estende i benefici normativi ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione universitarie negli anni dal 1993 al 2005”, presentato oggi.
 
Il costo di questa operazione che chiuderebbe, qualora andasse in porto, definitivamente il contenzioso tra Stato e medici specializzandi, è di 20 milioni di euro da pagare a partire da quest’anno. In tempi di spending review ci si chiede come. È lo stesso D’ambrosio Lettieri e spiegarlo, mediante “una corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2014-2016, nell’ambito del programma ‘Fondi di riserva e speciali’ della missione ‘Fondi da ripartire’ dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2014, utilizzando parzialmente l’accantonamento relativo allo stesso Ministero”.
 
In più aggiunge d’Ambrosio Lettieri i tempi per pagare “andrebbero spalmati in un arco temporale di 24-36 mesi”.
 
L’iniziativa, alla quale hanno partecipato anche i senatori “alfaniani” di Ncd, Andrea Augello e Piero Aiello, oltre al senatore del Pd, Carlo Lucherini, il quale ha annunciato a sua volta un altro Ddl in materia a dimostrazione dell’interesse che il Senato nutre per la materia, è stata organizzata insieme a Consulcesi, l’associazione italiana per la tutela e la difesa dei diritti dei professionisti della Sanità che rappresenta oltre 50 mila medici di tutta l’Italia.
 
“Dopo anni di azioni legali – ha spiegato Massimo Tortorella, presidente Consulcesi – siamo riusciti a garantire oltre 327 milioni di euro di rimborsi a migliaia di medici di tutta Italia. Siamo certi che il disegno di legge presentato oggi possa risolvere finalmente una situazione che vede l’Italia fanalino di coda nel garantire i diritti dei lavoratori, evitando al Paese un rischio di esborso di oltre 4 miliardi di euro”.
 
La vicenda infatti riguarda i professionisti che, iscritti alla scuola di specializzazione in medicina dopo la laurea, non hanno ricevuto il giusto compenso durante gli anni della formazione specialistica. Le direttive comunitarie prevedevano che questi studenti fossero compensati con adeguata remunerazione, ma l’Italia ha recepito con 10 anni di ritardo le norme, riconoscendo solo ai medici iscritti dopo l’A.A 1991-1992 una borse di studio annuale di 21,5 milioni di lire, senza alcuna rivalutazione periodica della somma, che invece avrebbe dovuto essere determinata ogni tre anni con decreto ministeriale. Negli anni si è quindi aperto un contenzioso tra i medici che si sono rivolti alla giustizia per vedersi riconoscere la remunerazione loro spettante lo Stato. Il Ddl proposto ha l’obiettivo di trovare un compromesso tra le giuste richieste dei professionisti e la necessità di contenere l’esborso da parte delle casse pubbliche. Nel caso del mancato versamento anche degli oneri contributivi, la cifra che ciascun medico può vedersi riconosciuta arriva fino a 180mila euro. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA