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Venerdì 04 APRILE 2014
E-cig. Il Tar del Lazio sospende la tassazione al 58.5%. Rilevati profili di incostituzionalità

I giudici amministrativi dopo lo stop alla maxi tassa già disposto fino allo scorso 19 febbraio, con un ordinanza sospensiva hanno rimandato la questione alla Consulta e rinnovato il blocco della tassazione. "Non si può escludere che, nel tempo necessario alla definizione della questione di costituzionalità, le aziende possano subire un tracollo economico". ILTESTO DELL'ORDINANZA

I giudici amministrativi tornano sull'argomento e-cig. Dopo il decreto di gennaio che sospendeva il percorso autorizzativo e il successivo blocco della tassazione del 58,5% disposto fino al 19 febbraio, ora il Tar del Lazio con un'ordinanza sospensiva, rilevando profili di incostituzionalità, rimanda la materia alla Consulta disponendo contestualmente un nuovo stop per la maxi tassa. I giudici amministrativi hanno infatti rilevato "l’irreparabilità del pregiudizio allegato dalle società ricorrenti, in quanto - per la rilevante ed immediata incidenza degli adempimenti di ordine amministrativo e fiscale oggetto di impugnativa su tutta la filiera delle c.d. 'e- cig' - non si può escludere che, nel tempo necessario alla definizione della questione di costituzionalità, esse possano subire un tracollo economico, con conseguente espulsione dal mercato".

"Giustizia è stata fatta. Uccidendo la nostra realtà in Italia, non avremmo più avuto modo di investire in ricerca e sviluppo, mentre adesso ripartiremo con un piano di crescita internazionale estremamente ambizioso". Così Umberto Roccati, presidente di Puff, azienda attiva del settore delle sigarette elettroniche in Italia e in Europa, ha commentato la decisione del Tar del Lazio. Secondo Roccatti, il settore dello 'svapo', "non solo non è morto, ma potrà finalmente esprimere il proprio potenziale nella sua totalità. Puff - ha concluso - continuerà a dare lavoro a più di 500 persone, in un periodo storico economico di grande depressione".
 
Giovanni Rodriquez

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