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Martedì 08 APRILE 2014
Allergie. L’Fda approva l’immunoterapia sublinguale per la rinite da graminacee

La terapia è disponibile già da 5 anni in Europa e dal 2010 nel nostro Paese. Tuttavia, sottolinea Daniel Jacques Cristelli, Direttore Generale di Stallergenes Italia, “l’immunoterapia in Italia viene erogata con il contagocce in pochissime regioni virtuose e quasi mai al 100%”.

L’Fda, l’ente regolatorio dei farmaci americano, ha approvato il primo trattamento di immunoterapia in compresse per l’allergia alle graminacee: Oralair. Si tratta dell’unico trattamento in compresse per la rinite allergica (febbre da fieno) a contenere ben 5 pollini di graminacee: mazzolina (Dactylis glomerata L.), paleo odoroso (Anthoxanthum odoratum L.), logliarello (Lolium perenne L.), erba dei prati (Poa pratensis L.) e codolina (Phleum pratense L.).

E questa volta sono stati gli USA a usufruire dei risultati dell’innovazione europea: il farmaco è infatti frutto della ricerca dell’azienda francese Stallergenes, che già da alcuni5 anni ha reso disponibile il farmaco in Europa per rispondere ai 150 milioni di pazienti europei, che prima potevano contare solo su rimedi sintomatici, senza alcuna possibilità di influire o cambiare la storia naturale della malattia.

“Una notizia molto positiva - dichiara Daniel Jacques Cristelli, Direttore Generale di Stallergenes in Italia “che segue l’appello di 178 membri del Parlamento Europe, dell’EAACI (European Academy of Allergy and Clinical Immunology), delle 6 società scientifiche italiane competenti per specialità e di pazienti (Federasma) al Ministro della Salute italiano, Beatrice Lorenzin di includere le malattie allergiche nell’Agenda delle priorità per il Semestre Europeo. Appello sottoscritto per ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle terapie migliori: mentre in Francia, Spagna, Germania ma anche in Irlanda, Olanda, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia, l’immunoterapia è rimborsata a livello nazionale, in Italia viene erogata con il contagocce, in pochissime regioni virtuose e  quasi mai al 100%. Una scelta – prosegue Cristelli -che contrasta con gli studi di farmacoeconomia più recenti che dimostrano, calcolatrice alla mano, che il costo dei sintomatici, viene pareggiato dopo tre anni dall’inizio dell’immunoterapia. Senza contare che questo è l’unico trattamento che ha un effetto a lungo termine sui sintomi dell’allergia e l’unica terapia che può prevenire lo sviluppo di asma e di nuove allergie”.

La sintomatologia, peraltro, può rendere particolarmente difficile la vita degli allergici: naso che cola, congestione nasale, starnuti a raffica, lacrimazione nei casi più comuni. Disturbi che spesso tendono ad evolvere in forme respiratorie più severe come l’asma. “Oralair unisce la facilità d’uso della compressa alla efficacia mirata e a lungo termine dell’immunoterapia”, spiega la Stallergenes. In pratica, si scioglie in bocca e agisce inducendo una risposta immunitaria nei pazienti trattati. Va assunta quotidianamente, con un efficacia sui sintomi già dalla prima stagione pollinica.

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