quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 10 APRILE 2014
Conferenza delle Regioni. Errani: "I risparmi restino in sanità. Anche per abbassare addizionali e ticket"

I risparmi della spending devono rimanere al Ssn. Per investire in tecnologie e farmaci, e magari anche per ridurre il “peso” di addizionali e ticket. Elaborati emendamenti su riforma costituzionale: “Proponiamo una legge bicamerale che profili le diverse competenze tra Stato e Regioni, dal momento che, in alcune materie, la concorrenza esisterà sempre”

Non ci sono inversioni di passo da parte del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. Al termine della Conferenza delle Regioni per la prosecuzione del dibattito sulle riforme costituzionali e che ha inevitabilmente toccato Def e sanità: “I risparmi devono rimanere all’interno del Ssn – ha dichiarato Errani –  sia per rispondere alle grandi sfide sull’innovazione scientifica, pensate solo ai nuovo farmaci ad esempio quello per l’epatite C che ha un costo rilevatissimo, e che arriverà nel nostro paese nel giro di poco tempo ed è un fatto importante per i cittadini, pensate all’innovazione scientifica e tecnologica. Ma nello stesso tempo laddove ci sono regioni che hanno applicato addizionali e ticket per il rientro, il risparmio potrebbe essere restituito anche per diminuire ticket e addizionali”.
 
Una posizione ribadita anche dal governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi: “Si discuta di sanità, ma lo si faccia con rispetto: si faccia la spending review anche sulla base delle direttive governative e si reinvestano i risparmi nelle tecnologie e nei nuovi farmaci. Soprattutto in tempo di crisi la sanità deve essere mantenuta come sicurezza sociale e anche come volano per lo sviluppo, può essere un treno che tira l'industria del settore e rimette in moto gli investimenti”.
 
Ma la Conferenza di oggi ha avuto al centro del confronto le riforme costituzionali sulle quali sono stati elaborati una serie di emendamenti.  L’idea è quella di un nuovo Senato con “una funzione di garanzia rafforzata in rapporto alle competenze statali e delle Autonomie. Proponiamo una legge bicamerale che profili, nel dettaglio, le diverse competenze tra Stato e Regioni, dal momento che, in alcune materie, la concorrenza esiste sempre. Ci sono le condizioni per un confronto con il Governo – ha concluso Errani – a cui presenteremo degli emendamenti. Condividiamo comunque in pieno l'idea di un Senato delle autonomie e delle Regioni di secondo grado, ma di questo ne parleremo quando avremo un confronto con il Governo”.

In attesa che il Governo convochi le Regioni, la Conferenza delle Regioni e la Conferenza dei consigli regionali si incontreranno il prossimo 14 aprile presso l’Aula dei gruppi parlamentari della Camera, per discutere delle riforme istituzionali, in particolare sul superamento del bicameralismo perfetto e sul Titolo V della seconda parte della Costituzione. L’incontro, rilevano in un comunicato congiunto “sarà l’occasione per portare il contributo di idee e proposte dell’intero sistema regionale in questo significativo passaggio della vita democratica del Paese”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA