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Giovedì 10 APRILE 2014
Vaccini. In caso di pandemia i Paesi Ue potranno unirsi per acquistarli a condizioni migliori

È quanto prevede un provvedimento approvato oggi dalla Commissione Ue per evitare il ripetersi delle problematiche riscontrate con l'influenza aviaria del 2009. L'accordo permetterà di facilitare il rifornimento di vaccini e medicine in quantità sufficienti e a un prezzo corretto.

Via libera da parte della Commissione Ue a un accordo per permettere agli Stati membri di mettersi in gruppo per comprare vaccini e altri farmaci in caso di pandemia. L’obiettivo è facilitare il rifornimento in quantità sufficienti e a un prezzo corretto in caso di minaccia di salute transfrontaliera “ed evitare – spiega una nota della commissione - il ripetersi dei problemi di approvvigionamento di vaccini incontrati da alcuni Paesi durante l’influenza aviaria del 2009”.

L’adesione all' accordo è su base volontaria ed entrerà in vigore due settimane dopo la firma di una quota di Stati membri pari a un terzo(cioè 10 paesi ) e della Commissione. La nota Ue spiega che tutti i Paesi hanno comunque già comunicato l’intenzione di aderire a questa opportunità. "Invito tutti gli stati membri a firmare l'accordo il più rapidamente possibile in modo da poter procedere al primo acquisto di vaccini pandemici", sollecita il commissario Ue alla salute Tonio Borg nella nota. Per il commissario europeo per la Salute l’accordo è infatti “un risultato fondamentale per proteggere i cittadini dalle gravi minacce transfrontaliere per la salute”.

La firma dell'accordo non implica alcun impegno finanziario immediato per gli Stati membri. Un impegno finanziario sarà necessaria solo quando si firmano contratti che seguono le procedure di acquisto avviate sulla base dell'accordo.

Ma il potenziale di applicazione dell'accordo sugli “acquisti comuni” va oltre i vaccini per le pandemie. Gli Stati membri potrebbero estendere l'accordo anche all’acquisto di misure mediche per altre malattie infettive, come l'epatite B o la polio.

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