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Venerdì 11 APRILE 2014
Obamacare. Si è dimessa Kathleen Sebelius, il ministro della sanità Usa
Kathleen Sebelius, responsabile della salute della presidenza Obama ha dato le sue dimissioni. A renderlo noto è una nota della Casa Bianca. Tra i motivi dell’abbandono il difficile avvio della riforma voluta dal presidente Usa a partire dalla difficoltà di accesso al sito web per l’iscrizione e da innumerevoli altri disservizi.
Conclusasi la prima fase dell’Obamacare, la riforma sanitaria del presidente Barack Obama, denominata ufficialmente Affordable Care Act, arrivano le dimissioni di Kathleen Sebelius, ministro della Sanità Usa. La Sebelius sarà sostituita da Sylvia Mathews Burwell, attuale direttore dell’Ufficio Gestione e Bilancio. A darne notizia la Casa Bianca.
Il primo compito del nuovo ministro sarà quello di provvedere alla prossima fase di iscrizioni al programma sanitario che inizierà a novembre.
Tra i motivi che hanno determinato le dimissioni della Sebelius c’è il disastroso avvio della riforma, segnata dall’inaccessibilità al sito web per l’iscrizione e da numerosi altri disservizi, che comunque ad oggi ha superato i sette milioni di iscritti, una soglia fissata sei mesi fa, quando la legge entrò in vigore. Elemento questo che ha permesso al presidente Obama, ad inizio aprile, di cantare vittoria, annunciando un risultato addirittura superiore alle aspettative dell’amministrazione e dei molti detrattori, specie tra le fila dei repubblicani, che ancora oggi si battono per la sua abolizione.
Obama si è detto soddisfatto del traguardo degli oltre sette milioni di iscritti al punto da dichiarare che “questa riforma è un bene per l’economia e per l’intero Paese. Non c’è ragione di tornare indietro”. Aggiungendo che ora “milioni di americani hanno le stesse opportunità. La legge sta funzionando, sta aiutando milioni di americani”.
La riforma, nonostante sia partita, continua ad essere la spina nel fianco dell’amministrazione Usa. Sembra infatti sia stata la causa, nelle sue fasi di avvio, di un tracollo della popolarità del presidente, subito dopo la sua rielezione, nel gennaio 2014. Il cambio di vertice alla sanità probabilmente vuole anche essere un segnale per le prossime elezioni di medio termine, che a novembre riguarderanno l’intera Camera dei Rappresentanti e un terzo del Senato.
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