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Mercoledì 23 APRILE 2014
Specialela #sanità twitta a @matteorenzi. Milillo (Fimmg): “Sulle convenzioni non vogliamo diktat delle Regioni”

Il segretario del principale sindacato della medicina generale auspica che sia sottoscritto “subito il Patto per la Salute” e dice no con fermezza ad atteggiamenti negoziali impositivi da parte delle Regioni sul rinnovo delle convenzioni. E poi sulla Rc professionale: “Servono le tabelle da danno sanitario”.

“Come Sindacato – afferma il segretario della Fimmg, Giacomo Milillo, abbiamo accolto bene la notizia che non ci fossero tagli al settore, compresi gli stipendi dei medici ospedalieri che come i medici di medicina generale e gli atri professionisti vivono da anni la crisi economica che si è abbattuta anche sulla sanità”.
 
“Ma è chiaro – specifica - che ora bisognerà chiudere al più presto il Patto per la Salute e auspichiamo che, visto come le Regioni non cambino, sia il Governo ad invertire la rotta degli ultimi anni dove i Patti, o non si sono fatti o non sono stati rispettati”
 
Entrando nello specifico della medicina generale il segretario Fimmg parla poi del rinnovo delle convenzioni. “All’Atto d’indirizzo presentato dalla Sisac, che evidenziava celatamente la voglia di non cambiare nulla se non attraverso misure impositiva, abbiamo risposto con una nostra piattaforma su cui, per ora, non abbiamo ricevuto reazioni ‘violente’ da parte della Sisac che ha assunto un atteggiamento istituzionale. È presto per dire come si concluderà la trattativa ma posso assicurare che come sindacato faremo valere in ogni caso i nostri punti irrinunciabili e, soprattutto, diremo no ad atteggiamenti impositivi da parte della controparte”.
 
Ma oltre il Patto e le convenzioni un’altra urgenza segnalata dal segretario Fimmg riguarda il problema del contenzioso medico e delle Rc professionali. “È una questione che riguarda tutta la categoria su cui fino ad ora ho visto in molti esercitarsi ma senza alcun costrutto. Dal nostro punto di vista una delle prime azioni da mettere in atto è la costituzione di vere e proprie tabelle in merito ai danni da sanità. Sarebbe una formula trasparente e chiara che potrebbe frenare il fenomeno di chi fa causa perché spera in rimborsi milionari”.

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