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Lunedì 28 APRILE 2014
Sicilia. Borsellino: "Taglio stipendi lavoratori Seus non è soluzione auspicabile"

E' la presa di posizione dell'assessore regionale alla Salute in merito allla situazione critica della società che gestisce il 118. "Sarebbe iniquo il ricorso a contratti di solidarietà". Il 5 maggio fissato tavolo di crisi con vertici aziendali e sindacati. 

Il paventato taglio agli stipendi di oltre 3.200 lavoratori della Seus, la società a totale partecipazione pubblica che gestisce in Sicilia il servizio di emergenza urgenza sanitaria sul territorio, “non è certamente la soluzione  auspicabile rispetto alle criticità gestionali della medesima società”. Lo ha affermato l’assessore alla Salute Lucia Borsellino, a seguito della determinazione del consiglio di gestione della società di aprire un tavolo di crisi con i sindacati di categoria.

Il consiglio di gestione della Seus, lo scorso 23 aprile, aveva infatti deciso di procedere con la stipula di contratti di solidarietà di tipo difensivo per il personale del 118 “a causa della previsione di perdita economica di esercizio, dovuta alla differenza tra costi sostenuti e ricavi per il personale in convenzione presso le aziende socie”.

La riduzione delle ore lavorate e di conseguenza delle retribuzioni “sarà utile a eliminare la perdita in questione” ha argomentato il consiglio di gestione. Negli ultimi mesi, per protestare contro l’attivazione dei contratti di solidarietà, alcuni operatori del 118 avevano occupato la sede della società. Il prossimo e decisivo appuntamento sarà il 5 maggio, quando i vertici aziendali incontreranno i sindacati nell’ambito del tavolo di crisi.

Scelta che non è stata condivisa da Pippo Di Giacomo, presidente della commissione Sanità dell’Ars. “Apprendo con rammarico l’apertura del tavolo di crisi che rappresenta un atto di miope codardia da parte del Consiglio di gestione della Seus, giacché nel piano industriale del direttore generale si poteva pervenire a un pareggio di bilancio e ad una ottimizzazione dei servizi senza dovere procedere alla riduzione degli stipendi per il personale, programma condiviso tra l’altro dall’assessore alla Salute Lucia Borsellino. Mi aspetto un intervento del presidente Crocetta che dimostri nei fatti di essere contro la macelleria sociale”.

Posizione sostanzialmente condivisa anche da Borsellino, che ha sottolineato come “sarebbe quanto meno iniquo che l'eventuale ricorso  a contratti di solidarietà debba riguardare una società che svolge un servizio sanitario essenziale e non anche altre società partecipate regionali che soggiacciono alle medesime regole e condizioni e il cui controllo va perciò improntato al medesimo rigore”.

In un contesto che richiede, ha sottolineato l’assessore, “un governo rigoroso della spesa pubblica, tagli lineari non potrebbero essere più tollerati se non quale effetto di azioni omogenee di intervento in settori di analogo interesse, sulla base di ragionati  piani di programmazione e della valutazione del loro impatto sul sistema”.  Borsellino ha quindi auspicato che non si ragioni più “in  termini di crisi, ma di percorsi e programmi condivisi sul piano strutturale e di sistema, in aderenza anche alle indicazioni fornite dalla Corte dei Conti  nell'ambito delle continuative e proficue relazioni istituzionali."

 

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