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Lunedì 12 MAGGIO 2014
Farmacia. Mandelli (Fofi): “Necessario valorizzarla, se si vuole spostare l’assistenza sul territorio”

Il presidente della Fofi e senatore di Forza Italia lo ha sottolineato intervenendo a un convegno promosso sabato a Cosmofarma e che ha visto protagonisi le organizzazioni professionali della filiera, i rappresentanti dei cittadini, dei medici e della politica.

Nell’appuntamento di Cosmofarma, la tradizione vuole che il convegno del sabato sia il momento di confronto tra il mondo della farmacia e gli altri protagonisti della sanità italiana, le organizzazioni professionali e della filiera – Assofarm, Utifar, Federfarma Servizi – i rappresentanti degli utenti – TDM Cittadinanzattiva e Federanziani - i medici di medicina generale (FIMMG) e la politica, con la Senatrice Laura Bianconi, componente della 12° Commissione Igiene e Sanità, l’onorevole Donata Lenzi componente della XII Commissione Affari sociali, e Andrea Mandelli, nella duplice veste di Senatore, membro della Commissione Bilancio, e presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani.

Quest’anno, occasione del dibattito, la presentazione della piattaforma informatica messa punto da Promofarma, un insieme di applicazioni, organizzate in un portale, volte a garantire, con trasparenza ed economicità, l’erogazione di servizi in farmacia. In prima battuta servizi rivolti alla spesa privata come le prestazioni di telemedicina (a cominciare dall’holter pressorio) e successivamente un pacchetto di prestazioni professionali di tipo infermieristico o specialistico, ma è già presente anche l’applicazione Farmastampati, che permetterà la consegna al paziente dei foglietti illustrativi modificati in base alla normativa contenuta nel “Decreto del fare”, che ha risolto l’annoso problema del ritiro e del riconfezionamento dei medicinali a causa di modifiche formali del RCP.

“Il Portale - ha riassunto la presidente di Federfarma, Annarosa Racca nel suo intervento di apertura - è lo strumento concreto che trasforma la farmacia in farmacia dei servizi: manca ancora il tassello della Convenzione nazionale, a proposito della quale confidiamo in una prossima apertura del tavolo di trattativa, ma intanto con questa piattaforma le farmacie possono già dare una risposta concreta a quei cittadini che cercano nella sanità privata una risposta ai loro bisogni”.

Al termine dell’illustrazione delle funzionalità del portale, condotta dall’ad di Promofarma, Gianni Petrosillo, ha avuto inizio il dibattito, che ha visto un sostanziale accordo sulla necessità di portare a termine l’evoluzione della farmacia italiana. “La farmacia dei servizi blinda le farmacie da ogni altra lenzuolata liberalizzatrice perché le colloca indissolubilmente nel Ssn”, ha riassunto Laura Bianconi. Andrea Mandelli, più volte citato negli interventi che lo hanno preceduto a proposito della sua attività legislativa – suoi l’emendamento sulla consegna dei foglietti illustrativi in farmacia come quello sul dossier farmaceutico – ha esordito compiacendosi per il consenso che oggi il ottiene il modello della farmacia dei servizi “quando nel 2006 io e gli altri giovani del Comitato centrale della Federazione avevamo cominciato a introdurlo nel dibattito ricordo che non mancò un certo scetticismo. Invece oggi siamo a quella svolta che avevamo prefigurato e abbiamo sostenuto con iniziative concrete”.

Mandelli ha poi risposto, a chi, come Roberto Messina di Federanziani, chiedeva di impegnarsi per il rientro di tutti i farmaci nella farmacia di comunità, che questa possibilità ora c’è, dopo l’approvazione della Legge di Stabilità che prevede la revisione periodica del PHT (un altro emendamento presentato dallo stesso Mandelli) “ma che non sarà un’operazione semplice: non si tratta di aggiungere qualche forma farmaceutica in più, ma di introdurre sul territorio nuovi paradigmi terapeutici”. Un’operazione ormai inevitabile se si vuole realmente spostare sul territorio il baricentro dell’assistenza, ma che va accompagnata da un profondo lavoro culturale. Come quello che ha contraddistinto la sperimentazione federale dell’MUR che, come ha ricordato il presidente della FOFI, entra ora nella sua fase finale, con il coinvolgimento di 360 farmacie in 15 Regioni “e che si pone l’obiettivo di dimostrare scientificamente in quale misura la farmacia dei servizi, attraverso le competenze specifiche del farmacista possa incidere sulla qualità delle cure e anche sulla razionalizzazione della spesa sanitaria”. Il primo servizio, insomma, “è quello che il farmacista rende con il suo essere lo specialista del farmaco”.

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