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Lunedì 19 MAGGIO 2014
Bolzano. Dettata la road map del riassetto della sanità altoatesina

Riorganizzazione del sistema, servizi sul territorio, personale e prestazioni. Su questi temi si concentreranno quattro gruppi di lavoro per sviluppare misure concrete entro metà settembre. Stocker: “Fissata la direzione di marcia secondo gli obiettivi strategici della Giunta provinciale”

Riorganizzazione complessiva della sanità, servizi sul territorio, personale, prestazioni.
Sono questi i quattro punti prioritari dell’agenda della sanità altoatesina individuati nel corso di una due giorni a porte chiuse tra l’assessore provinciale Martha Stocker e i vertici della sanità altoatesina.
 
Quattro priorità sulle quali si concentreranno quattro gruppi di lavoro con l’obiettivo di elaborare  entro metà settembre i prossimi passi concreti del piano d’azione della sanità locale con il potenziale risparmio connesso, in termini di accorpamenti, elenco delle prestazioni, riordino amministrativo, acquisti di beni e servizi, “perchè non è possibile garantire tutte le prestazioni ovunque”, ha detto Stocker. L’Azienda sanitaria è chiamata a raggiungere il pareggio di bilancio con un risparmio di 20 milioni di euro.
 
“Abbiamo cercato di definire una nuova impostazione – ha dichiarato Martha Stocker, l’assessore provinciale alla sanità e politiche sociali di Bolzano –  consapevoli delle sfide che ci attendono anche alla luce di una situazione finanziaria non facile. Ma abbiamo fissato la direzione di marcia secondo gli obiettivi strategici indicati dalla Giunta provinciale per mantenere la qualità del servizio sanitario pubblico in termini di assistenza di base e specialistica e di riabilitazione”.
 
Tra i molti aspetti qualificanti approfonditi nel vertice e affidati ora all’esame dei tecnici figurano l’applicazione in forma omogenea dei contratti collettivi e aziendali nonché il riconoscimento dei risultati raggiunti dal personale, due punti da discutere con le parti sociali. Inoltre si lavorerà sull’appropriatezza delle prestazioni sanitarie fornite dal sistema locale: oggi sono 7 milioni l’anno, in futuro si dovranno evitare doppioni e concorrenza tra pubblico e privato, assicurare certezze sui tempi di attesa, favorire le eccellenze (come sono già oggi oncologia o ginecologia) anche alla luce della mobilità transfrontaliera. Presupposto per un alleggerimento del carico di lavoro degli ospedali sarà invece un rafforzamento della collaborazione con gli operatori sanitari sul territorio e una continuità nell’assistenza del paziente dimesso.
Infine spazio anche a ricerca e innovazione nel sistema sanitario, “perché per i medici è importante poter contare anche su questa prospettiva”, ha detto Stocker.
 
Oltre a ridefinire le competenze di Assessorato, Azienda sanitaria e comprensori, il programma punta a snellire le procedure e a predisporre entro 5-6 mesi anche le direttive del nuovo Piano sanitario. Già a giugno invece sarà pronto il masterplan che detterà i nuovi tempi in materia di informatizzazione della documentazione clinica.
 
Il primo gruppo, guidato dal direttore di Dipartimento Thomas Mathà, si occuperà della riorganizzazione complessiva della Ripartizione provinciale, dell’amministrazione, dell’Azienda sanitaria.
Il secondo gruppo, coordinato da Robert Peer (direttore tecnico dell’AS), svilupperà le proposte relative ai servizi sul territorio, dal medico di base all’assistenza domiciliare e agli anziani.
Il terzo gruppo si concentrerà sul personale della sanità (i cui costi coprono attualmente oltre il 50% del settore) e sarà gestito da Siegfried Gatscher, direttore del comprensorio sanitario di Bressanone. Infine il quarto gruppo tecnico si occuperà delle prestazioni sanitarie offerte in Alto Adige, sotto il coordinamento di Silvia Capodaglio, direttrice dell’Ufficio provinciale economia sanitaria.

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