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Sabato 24 MAGGIO 2014
Veneto. Corte dei conti promuove gestione sanitaria del 2012

La perdita di 193,1 milioni è stata ripianata grazie alla gestione sanitaria accentrata in capo alla Giunta, senza il ricorso ad addizionali Irpef. In aumento le aziende che hanno chiuso in utile, anche se persistono le criticità dell’azienda sanitaria n. 12 Veneziana (-55,2 mln) e della n. 18 di Rovigo -28,6 mln). LA RELAZIONE

Ok della Corte dei Conti alla gestione sanitaria del Veneto per il 2012. Il giudizio positivo è contenuto nella relazione sui bilanci di esercizio delle Aziende sanitarie e ospedaliere e dell’Istituto Oncologico. I 23 enti che compongono il Ssr hanno registrato una perdita pari a 193,1 milioni, ripianata grazie alla gestione sanitaria accentrata in capo alla Giunta senza il ricorso ad addizionali Irpef. E il miglioramento è comunque netto rispetto agli anni precedenti: -330,5 milioni nel 2011 e – 431,7 milioni nel 2010. Permangono, però, alcune criticità.

Il 2012 ha evidenziato un incremento del valore della produzione, pari al +2,5% sul 2011 e al +2,9% sul 2010 ed una contestuale crescita dei costi della produzione dello 0,8% e dello 0,3%. Il rapporto costi/valore della produzione è pertanto sceso al 99,7%, contro il 101,3% del
2011 e il 102,3% del 2010.

Rispetto all’anno precedente, emerge un aumento delle aziende che hanno chiuso in utile mentre si confermano le situazioni deficitarie, seppure in un quadro di generale miglioramento, dell’azienda sanitaria n. 12 Veneziana (con una perdita di -55,2 mln), della n. 18 di Rovigo (-28,6 mln), dell’azienda sanitaria n. 20 di Verona (-20,5 mln), dell’Azienda Ospedaliera di Padova (-38,6 mln) e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona (-34,2 mln).

Per quanto concerne i costi della produzione, e in particolare l’approvvigionamento di beni e servizi, la relazione sottolinea che “la centralizzazione degli acquisti, prevista dal legislatore nazionale, costituisce un’esperienza ormai consolidata nella Regione Veneto, come, del resto, si è già avuto modo di rilevare nel corso dei controlli finanziari sugli esercizi precedenti”.

Risulta poi un saldo positivo degli oneri straordinari della gestione (+ 14,7 mln), sebbene si sia registrato una sensibile diminuzione rispetto al biennio precedente (+40,7 mln nel 2011; +39,5 mln nel 2010), dove un contributo determinante è rappresentato dalle sopravvenienze passive verso terzi. Tra le otto aziende che hanno chiuso con un saldo negativo, spiccano in particolare i dati particolarmente negativi riportati dall’azienda sanitaria n. 9 di Treviso (- 9,2 mln) e dell’azienda sanitaria n. 19 di Adria (-7,8 mln).

In merito agli organismi partecipati sono state recensite 23 società partecipate, di cui solo otto hanno chiuso in perdita. Comunque, in nessuno dei casi esaminati, si sono verificate perdite per tre o più esercizi consecutivi. Inoltre, per queste società partecipate in perdita non risultano trasferimenti in conto capitale o per ripiano di disavanzi da parte degli enti partecipanti.

Tra le società in perdita si evidenzia la situazione particolarmente critica della Società Venezia s.r.l., controllata dall’azienda sanitaria n. 12 Veneziana, che registra, per l’esercizio finanziario 2012 una perdita pari a 909mila euro (in grave peggioramento rispetto alla perdita registrata nel 2011 di 89mila euro – nel 2010 si era registrato un utile di 220mila euro). Tale situazione sarà oggetto di un attento monitoraggio da parte della Sezione.
 

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