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Martedì 27 MAGGIO 2014
Test medicina. Lorenzin su proposta Giannini: “Ho dubbi, voglio capire come intende strutturarlo”

La ministra della Salute, all’Adn Kronos Salute che l’ha interpellata in materia, non nasconde le sue perplessità sulla proposta della responsabile del Miur che intende abolire il numero chiuso alle facoltà di medicina e per questo dice che vuole capire “bene capire come Giannini lo vuole strutturare”. 

Trasferire nel nostro Paese il modello d’oltralpe senza quindi il test d’avvio per l’ingresso nella facoltà di medicina, con il primo anno ad accesso libero e successivamente con una selezione in base al merito e agli esami sostenuti, lascia perplessa la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin.
 
E questo essenzialmente per due motivi: il primo secondo Lorenzin “è che le nostre Facoltà di Medicina sono fortemente interdisciplinari e quindi sono state costruite per avere un rapporto diretto tra lo studente e il medico, cioè il professore, sul campo. È evidente che se noi passassimo all'improvviso all'abolizione del numero chiuso, con un aumento di 70-80.000 studenti anche solo per il primo anno, questa interdisciplinarità tipica del nostro sistema verrebbe meno. E' un problema grande perché' adattare a questo le università in tempi immediati significherebbe fare un grosso investimento economico, che mi pare non ci sia, visto che non si riescono a coprire gli specializzandi”.
 
Il secondo problema per la responsabile della Salute “è che dovremmo ipotizzare un diverso modo di programmare: in questi anni abbiamo pensato a un certo numero di borse di specializzazione per tot studenti. Sia per le specialità che per la medicina generale. E poi un ingresso nel mondo professionale, che è stato tra l'altro fermato dal blocco del turn over. Quindi questa cosa andrebbe vista nel suo insieme: se si pensa a un modello come quello americano o francese, in cui c’è la soglia al primo anno di università, ma già al liceo c’è una preparazione e una specie di lavoro di selezione, poi però l’università costa molto di più. Ho visto preoccupazione da parte dei giovani medici, dei professori”.
 
“Durante la campagna elettorale – conclude Lorenzin parlando con l’Agenzia di stampa Adn Kronos Salute che l’ha interpellata – non ne ho voluto parlare, ma prima di partire con una riforma del genere voglio capire bene come si immagina di poterla impostare”.

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