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Venerdì 30 MAGGIO 2014
Riabilitazione ospedaliera. Ricoveri scesi del 5,4% nel 2010-2012. Ma c’è ancora inappropriatezza. Il Rapporto del ministero

In diminuzione nel biennio anche le giornate di degenza (-5,6%). Ma la variabilità regionale è forte sia sui ricoveri (-13% Lombardia; +12% Sardegna) che per le giornate di degenza (es. -18% Lazio; +18% Sicilia). E la percentuale delle giornate di degenza potenzialmente inappropriate resta intorno al 27%. IL RAPPORTO.

Una contrazione complessiva dell’attività di ricovero di riabilitazione ospedaliera (-5,4% nel biennio 2010-2012) e delle giornate di degenza (-5,6% nel biennio 2010-2012), anche se con una considerevole variabilità regionale sia sui ricoveri (si va dal -13% della Lombardia al +12% della Sardegna) che per le giornate di degenza (-18% Lazio; +18% Sicilia). A riferirlo è il Report appena pubblicato dal ministero della Salute sui risultati nel biennio 2010-2012 dell’applicazione della metodologia per la definizione dei criteri/parametri di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera che, a partire dal Maggio 2010, è stata sviluppata nell’ambito delle attività del Siveas.

Nel dettaglio, il Rapporto, nell’analizzale il livello di inappropriatezza in questo ambito, registra una riduzione del numero di giornate di degenza potenzialmente inappropriate che passano da 1.816.058 nel 2010 a 1.519.445 nel 2012; e relativa riduzione – seppure leggera - dell’incidenza delle giornate di degenza potenzialmente inappropriate rispetto al totale giornate di degenza (26,6% nel 2012, era il 28% nel 2011 e il 27% nel 2010).

A livello regionale, l’incidenza percentuale delle giornate di degenza potenzialmente inappropriate è maggiore in Campania, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Sicilia. La potenziale inappropriatezza rimane concentrata nella riabilitazione neurologica, che assorbe il 37% del totale giornate di degenza di riabilitazione. Segue la riabilitazione ortopedica al 22% di giornate potenzialmente inappropriate.

In particolare, per quanto riguarda l’inappropriatezza clinica, essa subisce una riduzione in tutte le Regioni ad eccezione della Sardegna e della Prov di Bolzano, portando il valore medio Italia nazionale da 16,1% a 13,5% nel biennio 2010-2012. Alcune Regioni (Molise, Campania, Puglia, Sicilia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e le due Prov Autonome) mostrano tuttavia nel 2012 una percentuale elevata di ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza clinica, posizionandosi al di sopra del valore medio Italia (13,5%).

Per quanto concerne l’inappropriatezza organizzativa, la variazione risulta molto diversificata tra le diverse Regioni. Come conseguenza, il valore medio Italia rimane sostanzialmente stabile (10,7% nel 2010 e 10,5% nel 2012), con Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Puglia e la Prov. Di Bolzano che si posizionano al di sopra del valore medio nazionale.

Sale, invece, la percentuale di giornate di degenza ad alto rischio di inefficienza, che passato dall’8,7% del 2010 al 9,1% del 2012, anche in questo caso con una notevole variabilita’ regionale.

In definitiva, sottolinea il ministero in una nota di sintesi, “sia per la potenziale inappropriatezza organizzativa (ricoveri con durata inferiore alla soglia minima) che per la potenziale inefficienza (ricoveri con durata superiore alla soglia massima) si evidenziano variabilità significative a livello regionale, che sembrerebbero indicare disomogeneità nella gestione ospedaliera di patologie simili (soglie delle durate di degenza non ancora allineate)”.

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