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Giovedì 16 DICEMBRE 2010
Un nuovo screening per le donne?

Uno studio pubblicato sul Lancet Oncology mostra che l’ecografia transvaginale è una candidata ottimale per la diagnosi precoce del cancro dell’endometrio. Riesce a identificare con almeno un anno d'anticipo l'80 per cento dei tumori.

Nelle donne in menopausa, l’ecografia transvaginale è un esame efficace per individuare il cancro dell’endometrio prima che si manifestino i sintomi della malattia. È il risultato di un ampio studio condotto dall’University College di Londra su oltre 37 mila donne e pubblicato su The Lancet Oncology.A differenza che per il tumore del collo dell’utero, oggi non esiste alcun esame di screening per il tumore del corpo dell’utero, che rappresenta il più diffuso tra i tumori ginecologici. Tuttavia ci sono buone indicazioni sul fatto che la misurazione l’ecografia transvaginale dello spessore dell’endometrio, il tessuto più superficiale del corpo dell’utero, possa anticipare notevolmente la diagnosi del tumore. Ed è questa l’ipotesi che hanno sottoposto al vaglio i ricercatori.
Dall’analisi dei risultati delle 37 mila ecografie è emerso che pù dell’80 per cento delle donne che a un anno dall’esame avevano sviluppato un tumore dell’endometrio al momento dell’eco presentavano un endometrio di spessore maggiore ai 5 millimetri. Ed è questa la soglia che secondo i ricercatori potrebbe rappresentare il limite oltre il quale ci sono indizi di un tumore in corso. Tuttavia, l’esame ha presentato un alto tasso (il 14,3%) di falsi positivi: di donne, cioè, per cui si sospettava una diagnosi di cancro ma che poi si sono dimostrate sane.L’esame, però, si mostra altrettanto efficace nelle donne asintomatiche: è riuscito a individuare il 77,1 per cento delle donne che entro un anno avrebbero sviluppato il tumore con una percentuale di falsi positivi del 14,2 per cento.
 

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