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Venerdì 13 GIUGNO 2014
Responsabilità civile. Troise (Anaao): “Per magistrati e medici chiediamo lo stesso diritto”

Il segretario generale dell’Anaao Assomed si schiera contro l'emendamento alla Legge Comunitaria approvato ieri alla Camera che istituisce la responsabilità civile per pm e giudici. Ma precisa: “L’indipendenza del giudizio una garanzia” ma “la serenità del curare non è meno importante”.

“Il voto con cui la Camera ha riscritto la responsabilità civile dei giudici ha suscitato sdegnate reazioni da parte dei magistrati. Giustamente, essendo l’indipendenza del giudizio una garanzia anche per i cittadini per cui va salvaguardato il principio della serenità nel giudicare”. Il segretario nazionale dell’Anaao Assomed, Costantino Troise, commenta così l'emendamento alla Legge Comunitaria approvato ieri alla Camera che istituisce la responsabilità civile per pm e giudici. Ma c’è un motivo se il sindacalista di area medica entra nel merito di un provvedimento riguardante i giudici: “Gli argomenti e le parole usate – spiega Troise - riecheggiano quelle dei medici quando lamentano la crescita di un contenzioso legale nei loro confronti da parte di pazienti che, con sempre maggiore frequenza, chiamano in causa, in sede penale e civile, direttamente i medici, prodotto di una equazione sciagurata tra evento avverso ed errore del medico. La serenità del curare non è meno importante della serenità del giudicare ed il rischio civile, penale e patrimoniale insito in ogni atto medico esige perlomeno attenzione, da parte della politica, ma anche della magistratura, alle sue finalità sociali ed al contesto, in continuo peggioramento, in cui viene effettuato”.

“Ai medici – prosegue il leader dell’Anaao Assomed - piacerebbe molto che la politica avesse nei loro confronti lo stesso riguardo, e la stessa legislazione che ha per i giudici con un tempo di rivendicazione dei torti di 2 anni, e non infinito, ed una rivalsa economica da parte dello Stato pari al 20% dello stipendio e non uguale a quanto un giudice ha stabilito. La sanità al pari della giustizia rappresenta un valore civile da tutelare ed i medici al pari dei magistrati meritano il rispetto e l'attenzione dovute a chi tutela diritti costituzionali. E’ ora – conclude Troise - che la politica se ne renda conto se non vuole far precipitare nel caos funzioni fondamentali di una società civile”.

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