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Lunedì 23 GIUGNO 2014
Infezioni in area Medico Critica. Esperti riuniti ad Assisi: "Italia pronta a rispondere alle urgenze" 

Si è svolto lo scorso 21 giugno il convegno “Infezioni in area medico critica: diagnosi clinica e di laboratorio”. Contestualmente medici e infermieri Simeu dell’ Ospedale di Assisi hanno insegnato a cittadini e turisti alcune tecniche salvavita come il massaggio cardiaco e le manovre di disostruzioni pediatriche.

Prevenzione e trattamento in ambito di infezioni mediche con una particolare attenzione verso le infezioni emergenti. È stato questo il tema del convegno “Infezioni in area medico critica : diagnosi clinica e di laboratorio”organizzato ad Assisti lo scorso 21 giugno dall’Usl Umbria 1, in collaborazione con la Società Scientifica dei Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico TELESA e con la Società Italiana di Medicina D’Urgenza-Emergenza SIMEU.

Ad aprire i lavori, Manuel Monti, dirigente medico Area Critica dell’Usl Umbria 1 e direttore del convegno, e Francesco Borgognoni, direttore DEA Usl Umbria 1, che ha sottolineato come, “seppur alcune infezioni severe come la West Nile Fever , malattia infettiva acuta virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette del genere Culex, sono state già descritte in Italia, il nostro sistema sanitario,civile e militare, ha altissimi standard di qualità che permettono di rispondere in maniera efficace ed immediata alle piu’ disparate urgenze infettive”.
 
Il congresso si è articolato in due sessioni, nella prima parte sono state fornite informazioni sullo stato dell’arte della sepsi e dei nuovi trattamenti terapeutici mentre nella seconda sessione alcuni specialisti, tra cui il prof. Francesco Castelli, direttore di Malattie Tropicali dell’ Università di Brescia nonché Presidente Nazionale della Società di Malattie Tropicali, il dott. Andrea Nardella neurologo presso l’Istituto Internazionale Neuromed di Venafro in Molise ed il dott. Gianluca Russo infettivologo presso la Sapienza di Roma, che hanno parlato più specificamente di alcuni agenti infettivi comuni nei Dipartimenti di emergenza accettazione e nei reparti di Medicina Interna.
La dott.ssa Anna Maria Ferrari, direttore DEA dell’Ospedale di Reggio Emilia ha ricordato che ogni anno in Italia vengono colpite circa 700mila persone e che solo il trattamento immediato e la diagnosi precoce siano l’unico terapia efficace per ridurre la mortalità totale.

“Dal 2001, anno in cui il dott Rivers ha introdotto il trattamento EGDT Early Goal Directed  Theraphy la mortalità delle infezioni si è ridotta in maniera sensibile ma oggi ci sono ancora migliaia di persone che quotidianamente muoiono di infezioni; questo aumento è dovuto all’aumento dell’età media della popolazione in generale ed a un sempre maggior numero di pazienti in trattamento con immunosoppressori e che hanno subito trapianti d’organo”, ha dichiarato il dott. Manuel Monti, che ha tra l’altro proposto, assieme al gruppo di lavoro dell’Usl Umbria 1, un protocollo alternativo per la gestione della Sepsi in urgenza che sarà pubblicato a breve sull’Emergency Care Journal.

Il Ten. Col. Marco Lastilla dell’Aeronautica Militare ha posto l’attenzione su alcune infezioni emergenti in Africa, tra cui l’Ebola la Dengue e la West Nile Fever con una particolare attenzione sui flussi migratori che “rendono difficile il contenimento dei focolai epidemici”, mentre il dott. Antonio Silvestri, del Risk Clinical Management dell’ Istituto Spallanzani di Roma ha evidenziato “la necessità di un coordinamento nazionale con specifiche politiche regionali per metodologie standardizzate in linea con i programmi internazionali, che siano in grado di migliorare gli interventi di controllo e prevenzione dell’infezione”.

In contemporanea al congresso, nella Piazza antistante il Comune di Assisi è stato posizionato uno stand, dove i medici e gli infermieri SIMEU dell’ Ospedale di Assisi hanno simulato le numerose attività di Pronto Soccorso che quotidianamente si affrontano contemporaneamente.
Decine di turisti ed abitanti della città assisana,compresi numerosi bambini, hanno appreso alcune tecniche salvavita come il massaggio cardiaco esterno e la respirazione bocca-bocca su manichini e le importantissime manovre di disostruzioni pediatriche che permettono di salvare la vita a piccoli ed adulti.

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