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Giovedì 26 GIUGNO 2014
Patto Salute. Lorenzin: "Testo a governatori per esame finale". Ma nuovi Lea slittano a settembre, mentre per la riforma dei ticket bisognerà aspettare dicembre

Spending review interna con reinvestimenti in Lea e nomenclatore protesi audio-visive, riorganizzazione cure primarie e rete ospedaliera, investimenti in edilizia sanitaria e meccanismi di allerta per le regioni a rischio Piano di rientro. Ecco il Patto che potrebbe essere firmato entro la prossima settimana. Lorenzin: "Si garantisce sostenibilità Ssn per prossimi 15-20 anni". IL TESTO INTEGRALE DELL'AUDIZIONE.

"Sono molto soddisfatta, dopo 15 giorni di riunioni no stop con la commissione Salute della Conferenza delle Regioni e il Mef, ora manca solo il via libera dei governatori per la ratifica dell'intesa. Spero che la prossima settimana non ci siano sorprese e si possa dire che questa importantissima riforma che riorganizza la programmazione per il prossimo triennio e risolve una serie di nodi lasciati aperti negli ultimi anni nel sistema sanitario, sia andata finalmente in porto. Sarà il passo decisivo per garantire la sostenibilità del nostro Ssn per i prossimi 15-20 anni". Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha parlato dello stato dell'arte del Patto della Salute prima di entrare nell'aula della commissione Igiene e Sanità del Senato per il seguito dell'audizione sull'indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Ssn. (Vedi testo integrale)

Come spiegato dal ministro, il punto di partenza del nuovo Patto per la Salute è stata la certezza di budget per la sanità richiesta a più riprese dalle Regioni. In tal senso, è stata confermata la presenza di una spending review all'interno del Patto che "servirà a reperire risorse da reinvestire all'interno dello stesso settore", ha assicurato Lorenzin. "C'è infatti bisogno di investimenti in infrastrutture, personale, tecnologie, ricerca e accesso ai nuovi farmaci - ha proseguito il ministro nel corso dell'audizione -. Con i risparmi, inoltre, entro il 30 settembre presenteremo la lista dei nuovi Lea che saranno finanziati con 900 mln di euro in 3 anni. Ci sarà anche un aggiornamento del nomenclatore delle protesi audio-visive".
 
Il ministro ha riferito alla commissione che, all'interno dell'accordo con i rappresentanti delle Regioni, si sono volute affrontare le due sfide principali che hanno messo a rischio il nostro Ssn: la longevità, con un conseguente aumento della spesa sanitaria e della domanda socio-assistenziale, e la crisi economica che ha comportato una contrazione della spesa in generale e di quella sanitaria nel particolare.

In tema di Piani di Rientro, Lorenzin ha annunciato che nel Piano sono state "cedute porzioni di sovranità da parte delle Regioni per poter porre in essere un sistema di controllo più efficace e efficiente laddove si presentino problemi gestionali, in modo da poterli affrontare con tempestività prima che scattino meccanismi di commissariamento". In pratica un meccanismo di allerta che prevede un nuovo ruolo per Agenas e l'avvio di un sistema di open data che permetta un accesso immediato ai dati non solo di tutte le aziende sanitarie, ma anche un collegamento con i dati delle prescrizioni dei medici di famiglia, con il fascicolo sanitario e con le stesse farmacie. "Potremo così individuare parametri ad hoc per affrontare per tempo i possibili allarmi, tentando di evitare nuovi Piani di rientro, con l'intervento di una task force ad hoc chiamata a risolvere prontamente gli eventuali problemi gestionali".
Sono state inoltre, "stabilite nuove norme per uscire da Piani di rientro, ma anche per rendere il loro percorso più snello e meno burocratizzato". Lorenzin ha poi ribadito la necessità di tenere insieme equilibrio bilancio e qualità servizi, riconoscendo come in questi ultimi anni non ci sia stata "la stessa attenzione tra riequilibrio dei conti e erogazione dei Lea".

Quanto ai ticket: "Abbiamo affrontato il tema della compartecipazione nel Patto - ha detto Lorenzin - abbiamo inserito una sorta di legge delega con una commissione che entro dicembre dovrà stabilire nuovi ticket che saranno improntati all'esigenza di equità sociale e di contrasto a chi evade".

Confermata, infine, la riduzione dello standard di posti letto ospedalieri che passerà a 3,7 per mille abitanti. Nel contempo, si dovrà potenziare il territorio anche nell'ottica di un'integrazione sempre più stretta con l'assistenza socio-sanitaria. 

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